Ballottaggio a Roma: Calenda non dà indicazioni di voto


Roma al ballottaggio, parla Calenda: “Non farò accordi. Cosa voto io è irrilevante, è partita una discussione surreale”

Carlo Calenda di Azione, politica

È partita una discussione surreale su che cosa voto io. È irrilevante. Non dipende da me, ma da voi Roberto Gualtieri ed Enrico Michetti”. Lo afferma Carlo Calenda in un video pubblicato sulla pagina Facebook.

“Io ho promesso agli elettori di questa civica che non avrei fatto accordi, non avrei fatto apparentamenti, dunque io non chiedo nulla di tutto ciò, né un posto che sia uno. Per rispetto a loro, coerenza e onore- spiega Calenda- Lo ripeto: quello che voto io è irrilevante. Gualtieri dice che dà per scontato il mio appoggio, Provenzano che ho perso e glielo devo dare e non posso dire niente, Sgarbi che devo fare l’assessore di Michetti. Chi se ne frega, il problema non sono io. Il problema è come riconquistare quei 220mila voti e non li riconquisterete così, perché non sono valigie. Li conquisterete se parlate dei temi che interessano loro, che sono nel nostro programma: dire che le municipalizzate spesso non funzionano, dire che i vigili urbani non funzionano, dire che a Roma ci vuole un termovalorizzatore, dire che vanno ripristinati gli spazzini di quartiere, ma soprattutto dire che i Cinque Stelle non metterano mai più piede nel governo della città perché hanno lasciato un disastro epocale. È dunque irrilevante quello che voto io. Qualunque voto darò, sarà a titolo personale, ma non sarò io a spostare questi voti”.

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“Parlate delle cose, perché il segnale che arriva da qui e che io coltiverò a livello nazionale – conclude Calenda come riferisce la Dire (www.dire.it) – è una politica che si fonda sui programmi, sull’amministrazione, sulla coerenza, sulla trasparenza, sull’onestà“.