La naturopata spiega come affrontare l’autunno


Autunno: la naturopata Cristina Settanni spiega come comportarsi per avvicinarsi alla stagione più fredda mantenendo i benefici acquisiti in estate

naturopata benessere autunno

Complici queste calde giornate di settembre pensare all’autunno sembra davvero impossibile, eppure è partito il conto alla rovescia per la stagione più fredda. Ma come mantenere il più possibile inalterati i benefici acquisiti durante l’estate e ripartire carichi di energia? L’agenzia Dire (www.dire.it) ha affrontato il tema con Cristina Settanni, naturopata esperta in Essenze Floreali Australiane, giornalista pubblicista e autrice de ‘I Fiori del Bene’, libro edito da Mondadori.

-Come fare tesoro dei benefici donati dall’estate sia a livello psicologico che fisico?

“Sicuramente è bene fare tesoro dei benefici che ci ha donato l’estate e questo è valido sia per chi è andato in vacanza ma anche per chi è rimasto in città e si è concesso comunque una pausa. Inoltre la ripartenza quest’anno, a causa della pandemia che stiamo vivendo, ha un significato duplice per questo c’è necessità di maggiore energia. Pensiamo a chi in questi mesi ha beneficiato dello smart working o ai ragazzi che tornano sui banchi di scuola dopo tanti mesi di assenza. Tutto questo richiede un surplus ed essere ‘complici’ con il nostro organismo. In particolare la pelle richiede delle attenzioni che molti sono portati a sottovalutare. È bene depurarsi dalle tossine cominciando dalla pelle, che ci consente di detossinarci e ossigenarci ed è per questo che va tenuta pulita da tutto ciò che può ostruire questo scambio che parte dall’interno all’esterno e viceversa. Propongo per questo lo scrub che non è detto sia una pratica che sottrae tempo poiché ci si può avvalere di prodotti da usare in pochi minuti sotto la doccia e procedere con l’applicazione della crema idratante”.

-Al cambio di stagione non sono infrequenti una serie di fastidiosi disturbi. Come si possono mettere ko malesseri e stress?

“È ottimale seguire un corretto stile di vita partendo da un buon sonno. Sette ore consecutive per notte è il numero ideale che però va coniugato con le caratteristiche personali. L’importante è che al risveglio ci sentiamo riposati e rigenerati. Per arrivare ad un buon sonno oltre lo stile di vita bisogna adottare un corretto stile alimentare e non usare i dispositivi come pc e telefono prima di andare a letto. In caso contrario abbiamo, come è noto, le onde beta del cervello molto attive che non è fisiologico. Banditi cibi pesanti la sera e il consumo di superalcolici. E poi staccare la spina nonostante le mille preoccupazioni del quotidiano. Come fare? Magari prima di dormire è bene consumare una tisana rilassante, ma è possibile anche fare affidamento su altri integratori naturali che contengono delle ‘piante adattogene’ che consentono appunto all’organismo di adattarsi a ritmi frenetici come l’astragalo che aiuta a gestire lo stress che può ripercuotersi, con effetti negativi, anche sul sistema immunitario. Gli integratori però vanno assunti solo dopo aver parlato con il medico curante ed essersi sottoposti ad un’attenta anamnesi, perché le piante possono avere interazioni con i farmaci e dare luogo ad effetti collaterali”.

-Il benessere interiore è altrettanto importante e non va trascurato, pratiche come la meditazione e lo yoga possono aiutare a ristabilire anche l’equilibrio interiore? In pratica a casa cosa si può iniziare a fare in autonomia, per capire se queste discipline fanno per noi?

“Certamente queste pratiche aiutano. Il benessere fisico e mentale sono strettamente connessi. La meditazione e lo yoga aiutano a gestire la mente e a rilassarla. Io dico che aiutano proprio a ‘staccare la spina mentale’. Anche io, pur avendo mille strumenti a disposizione, se mi lascio prendere dalla vita frenetica rimango sul ‘mentale’ e non riesco a gestire la mia parte emotiva. Molti pensano di non aver tempo per fare queste cose. Non è così. Non si tratta di stare un’ora fermi a meditare, queste cose le fanno i guru, bisogna agire per piccoli passi. Basta anche un minuto di meditazione tre o quattro volte la giornata perché così diamo la possibilità al cervello di resettare e ripartire con maggior dinamismo. La meditazione poi cos’è? Basta anche solo fare due passi e tornare alle attività ma anche ammirare un albero o un quadro. Il segreto è spostare il ‘focus’ su altro senza dargli un ragionamento o dare una ‘forma’. Questa è comunque una forma di meditazione. Mentre per lo yoga il discorso è diverso perché c’è bisogno di un insegnante che possa dare suggerimenti per una corretta postura. Il ‘fai da te’ potrebbe portare ad esempio a problemi muscolari. Anche per questa disciplina l’approccio deve essere per gradi. In ogni caso, a seconda del fisico e dell’età del soggetto, lo yoga produce giovamenti. È importante però che l’approccio sia personalizzato secondo le specifiche caratteristiche e da parte di un insegnante qualificato. Non nascondiamoci però dietro al fatto di non avere tempo perché se siamo motivati quello si trova”.