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Nuove speranze di cura per la Gangliosidosi GM2

Nuove speranze di cura per la Gangliosidosi GM2

Risultati positivi dalla sperimentazione clinica di IB1001, un farmaco nella pipeline destinato al trattamento della gangliosidosi GM2

Sono stati annunciati dall’azienda sviluppatrice IntraBio Inc. i risultati positivi della sperimentazione clinica di IB1001, un farmaco nella pipeline destinato al trattamento della gangliosidosi GM2.

Attualmente non disponibili terapie autorizzate per i tre disordini
La gangliosidosi GM2 è UNA è un gruppo di tre disordini genetici correlati che risultano da un deficit dell’enzima beta-esoasaminiasi che catalizza la biodegrazazione degli acidi grassi noti come gangliosidi. Le malattie sono meglio conosciute da nomi individuali: malattia di Tay Sachs, variante AB e malattia di Sandhoff.

La malattia di Tay-Sachs è una rara malattia genetica autosomica recessiva che causa un progressivo deterioramento delle cellule nervose e delle capacità mentali e fisiche che inizia intorno ai sei mesi di età e di solito provoca la morte all’età di quattro anni. È la più comune delle gangliosidosi GM2. La malattia si verifica quando quantità dannose di gangliosidi della membrana cellulare si accumulano nelle cellule nervose del cervello, portando infine alla morte prematura delle cellule.

La malattia di Sandhoff è una rara malattia metabolica autosomica recessiva che causa la progressiva distruzione delle cellule nervose nel cervello e nel midollo spinale. La malattia deriva da mutazioni sul cromosoma 5 nel gene HEXB, critico per gli enzimi lisosomiali beta-N-acetilesosaminidasi A e B. La malattia di Sandhoff è clinicamente indistinguibile dalla malattia di Tay-Sachs. La forma più comune, la malattia di Sandhoff infantile, è di solito fatale per la prima infanzia.

La gangliosidosi GM2 variante AB è un raro disturbo metabolico autosomico recessivo che causa la progressiva distruzione delle cellule nervose nel cervello e nel midollo spinale. Le mutazioni nel gene GM2A causano la variante AB. Il gene GM2A fornisce istruzioni per la produzione di una proteina chiamata attivatore GM2. Questa proteina è un cofattore che è necessario per la normale funzione della beta-esosaminidasi A. La malattia è solitamente fatale fin dalla prima infanzia.

Non esistono terapie autorizzate per il trattamento della gangliosidosi GM2 (malattia di Tay-Sachs e Sandhoff). L’attuale standard di cura per la malattia da gangliosidosi GM2 è limitato alle cure di supporto e mira a fornire un’alimentazione e un’idratazione adeguate.

Meccanismo d’azione multimodale del farmaco in sperimentazione
IB1001, N-acetil-L-leucina, è un aminoacido modificato somministrato per via orale. Studi in vivo hanno identificato N-acetil-L-leucina come l’isomero attivo di N-acetil-DL-leucina che può ripristinare la funzione neuronale e proteggere contro/ritardare la progressione della malattia in più circuiti neurologici del cervello.

Il meccanismo della N-acetil-L-leucina è multimodale, compreso il metabolismo alterato del glucosio e degli antiossidanti, la ridotta conservazione lisosomiale e la riduzione della neuroinfiammazione nel cervelletto, portando all’attenuazione della morte cellulare.

Studio clinico multinazionale, raggiunti endpoint primari e secondari
Lo studio clinico multinazionale condotto con IB1001, il clinical impression of change in severity (CI-CS), ha raggiunto il suo endpoint primario, così come i suoi endpoint secondari, che includevano il patient clinical global impression of change (CGI-C) assessment.

Lo studio si è svolto su più periodi di 6 settimane seguiti da una fase di estensione di 1 anno. I pazienti con gangliosidosi GM2 di età pari o superiore a 6 anni negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nell’Unione Europea hanno ricevuto un trattamento con IB1001 per esaminare i suoi effetti neuroprotettivi e modificanti la malattia. Secondo i ricercatori non ci sono stati eventi avversi gravi correlati al farmaco, con IB1001 ben tollerato dai pazienti.

Rapporto rischio/beneficio molto favorevole
«IB1001 è il primo farmaco a dimostrare un effetto statisticamente e clinicamente significativo per il trattamento della gangliosidosi GM2» ha detto Susanne Schneider, principal investigator e docente di Neurologia presso l’Università Ludwig Maximilian di Monaco di Baviera in Germania. «IB1001 ha un profilo di sicurezza molto convincente, una facile somministrazione orale [bustina mescolata con acqua], affermando il suo profilo rischio/beneficio molto favorevole come trattamento per questa malattia devastante».

«Questo trattamento è un importante passo avanti per la comunità della gangliosidosi GM2 che include Tay-Sachs e Sandhoff» hanno dichiarato Rick Karl, presidente della Cure Tay-Sachs Foundation, e Dan Lewi, CEO della Cure & Action for Tay-Sachs Foundation. «È il primo farmaco a offrire speranza ai pazienti e alle famiglie colpite da queste malattie molto grave».

«Sono condizioni progressive e pericolose per la vita senza trattamenti medicinali approvati» hanno continuato. «C’è un urgente bisogno che questo trattamento efficace sia approvato e reso disponibile per i pazienti nella nostra comunità prima che la finestra di opportunità terapeutica sia persa».

IntraBio, nel mentre, sta conducendo uno studio parallelo con IB1001 per il trattamento dell’atassia-teleangectasia.

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