Come fare innovazione aperta: 5 buone pratiche


Ecco 5 buone pratiche per fare innovazione aperta e per agevolare la collaborazione tra startup e imprese

startup imprese

Una chiara visione strategica del percorso di innovazione, ma anche la capacità di cambiare rotta, quando serve. Saper coinvolgere i facilitatori o acceleratori di innovazione, che favoriscono il networking e stimolano l’avvio di nuove collaborazioni: l’innovazione aperta è tra i metodi più efficaci per realizzare innovazione nelle imprese.

Quali sono i fattori che portano ad una strategia di innovazione collaborativa di successo, per far sì che un’azienda possa introdurre nel proprio modello di business nuove attività disponibili sul mercato volte a promuovere ed accelerare i processi di sviluppo?

Lavorare con il Procurement Manager

Stare dietro alla burocrazia delle grandi aziende non è quasi mai facile per una startup. Operazioni come il contratto di stipula della collaborazione o l’erogazione dei fondi necessari allo sviluppo ma anche il solo reperimento delle risorse, vengono spesso bloccate dai rigidi sistemi di molte multinazionali, allungando di mesi l’inizio della collaborazione.

Diffondere la cultura dell’innovazione con le Risorse Umane

La cultura aziendale dell’Open Innovation dovrebbe iniziare proprio dalle Risorse Umane non solo perché la collaborazione con la startup offre la possibilità di trasmettere ai dipendenti la cultura dell’imprenditorialità, ma soprattutto per farli entrare con maggiore consapevolezza nei processi aziendali.

Favorire il dialogo tra corporate e startup con le esperienze dell’Innovation Manager

Il passaggio di idee e strategie di innovazione su più piani aziendali permette di risolvere più rapidamente i problemi e trovare soluzioni con maggiore consapevolezza, coinvolgendo anche le aree strategiche della corporate. Questo permette inoltre alle startup di seguire gli standard e le linee di azione dell’azienda, consentendo a entrambi i team di crescere anche con partner meno strutturati, ma che vogliono imparare dall’esperienza delle corporate.

Disegnare una roadmap e saper cambiare strada, quando serve

Per raggiungere i vantaggi competitivi dell’innovazione aperta, la visione strategica del percorso iniziato insieme, deve mirare verso lo stesso obiettivo. Il primo passo per correre insieme e superare le difficoltà burocratiche, legali e contrattuali sopra descritte, è sicuramente quello di fare chiarezza delle priorità strategiche, fissando degli obiettivi chiari ma flessibili, che favoriscano la collaborazione tra startup e imprese.

Il ruolo strategico di facilitatori e acceleratori per facilitare il networking

Apertura al dialogo, ricerca dei punti di contatto e condivisione di situazioni comuni per costruire progettualità congiunte: sono solo alcuni dei vantaggi per le aziende e le startup che partecipano a iniziative e occasioni di confronto promossi da facilitatori e abilitatori. Il ruolo degli acceleratori d’innovazione non solo facilita la conoscenza e il networking, ma diventa un canale che permette a qualsiasi partner di essere percepito sul mercato come innovatore dei processi e di essere inserito in un ecosistema che favorisce lo scambio di competenze e di know how per avviare nuove collaborazioni.

Vademecum stilato nell’ambito del tavolo di lavoro “Collaborare con le startup: tips and tricks” promosso da SMAU, per tutte quelle imprese che vogliono avvicinarsi al mondo delle startup attraverso il modello dell’Open Innovation.