Fumetti: fuori Bacteria di Barbato, Bussola e Pilliu


Nelle fumetterie è arrivato Bacteria, un graphic novel a tutto contagio realizzato da Barbato, Bussola e Pilliu: l’opera distopica è targata Star Comics (Astra)

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In Bacteria, nuovo graphic novel disponibile nelle fumetterie e online, siamo pronti per fare un salto nel futuro, a più di cento anni su una Terra quasi del tutto sommersa dove l’ordine delle cose che conosciamo è stato sostituito da nuove leggi. Separati dall’odio e dopo un conflitto mondiale, i popoli di cinque territori restanti, vivono ogni giorno con la consapevolezza di dover sopravvivere: nell’adattarsi o nel soccombere a ciò che resta di un pianeta completamente stravolto. A nord sono costretti a nascondersi sottoterra per via di radiazioni, a ovest vige una selezione naturale che ha favorito solo i più forti, a sud delle piogge acide hanno alterato una giungla con forme di vita mutanti, a est si nasce convivendo con deformazioni e malattie.

L’io lettore è al centro di questa ormai disastrata Terra. Qui nel quinto territorio sono la paura e la follia umana che sembrano voler regnare sovrane ramificandosi ovunque senza sosta. E da questa prospettiva che ci si immerge nella storia. Abbiamo timore di essere contagiati ma abbiamo la missione di sterminare il resto della Terra. Ci troviamo all’interno di una roccaforte dove, dopo anni di numerosi esperimenti portati avanti grazie al materiale medico e di ricerca dell’intero pianeta, un team di scienziati è riuscito a dare alla luce quattro portatori sani… di morte! Muzu con i suoi sensi di colpa, Ylla con il suo spirito di sacrificio, Weye con l’ambizione all’eroismo e Orjin con la sua rabbia sono stati addestrati e cresciuti per prepararsi a una missione speciale: scatenare nei rispettivi territori assegnati una epidemia di meningite, tifo, peste e colera. Una epidemia per ogni territorio, un’atroce e meschino progetto di armi “umane” batteriologiche dal sapore amaro di genocidio di massa con lo scopo di poter riprendere in mano ciò che resta di un pianeta morente.

I quattro giovani portatori senza aver mai avuto un contatto fisico, sono riusciti a socializzare tra loro solo attraverso un contatto visivo e nel riconoscersi simili hanno plasmato un legame indissolubile, lo stesso che li terrà uniti inconsapevolmente una volta superati i varchi della roccaforte che li ha sempre tenuti fuori dal resto del mondo.

Una volta fuori, la spinta emotiva primaria inizia una inaspettata lotta con la natura intorno che sembra voler risvegliare nei ragazzi nuovi stati d’animo.

La bravura degli stessi autori Barbato – Bussola – Pilliu, ci porta di pari passo con la storia in un percorso di esaltazione dei colori che dal punto di vista grafico e fisiologico traccia un simbolismo importante. La scelta grafica delle scie di morte colorate tra il bianco e il nero di alcune pagine sono anche un segno di ciò che si vuole lodare o svilire.
Le tavole del graphic novel passano dai dettagli in rosso carichi di energia, azione, sangue, morte, passione ai dettagli in giallo carichi di illuminazione, movimento, liberazione, instabilità. Il verde della natura rilascia un senso di rinascita, stabilità, continuità, forza e guarigione e l’azzurro del cielo col bianco dei ghiacci e della neve evidenziano linee di malinconia, raccoglimento, silenzio, infinito. È senz’altro la consapevolezza di una estroversa diversità che sembra pian piano soccombere un caos distruttivo che abbandona quella dose di distacco e introversione dei territori che trova nella conoscenza dell’altro, l’opportunità di una decontaminazione che diventa sinonimo di rinnovamento. Vi sono connessioni di colore, di sentimenti e di stati d’animo in un’unica storia che sembra voler fare l’occhiolino alla realtà pandemica di questo ultimo periodo. E poi ci sono altri particolari, non secondari, come la serie di aeroplanini di carta realizzati dalla piccola Orijn. Nel primo piano dell’ultima tavola, ad esempio, vi è una dose di speranza con un pizzico di amara ironia che lascia intravedere un seguito, una storia che può ripetersi o un’altra tutta nuova da raccontare. Ciò che conta in Bacteria è l’aver compreso gli errori di un qualsiasi percorso, di una qualsiasi scelta e di far nostre la coscienza e il buon senso delle nostre azioni affinché si possa riportare all’amore il senso più puro di rinascita.