Dieta del microbiota: cosa dice la scienza


La dieta del microbiota per dimagrire e tornare in forma: cosa dice la ricerca scientifica? Ecco le ultime novità

Dieta del microbiota: cosa dice la scienza

Dimagrire non è più un fatto solo di dieta, ma di ricerca scientifica. Per ottenere risultati tangibili infatti non basta più un programma alimentare, ma è sempre più frequente il ricorso a preparati farmaceutici innovativi. Ne è un esempio l’unione – immessa sul mercato da poco – dei prodotti ad azione prebiotica insieme ai nutrimenti dedicati e specifici per il microbiota intestinale.

In pratica, per migliorare l’assorbimento degli alimenti non vengono più solo immessi nel nostro corpo batteri “buoni” ma si introduce anche un’alimentazione specifica per il nostro apparato digerente. I medici nutrizionisti oggi – oltre ad una imprescindibile sana alimentazione – consigliano sempre di più diete con integrazioni avanzate. Il complesso di microrganismi che coabitano nel nostro intestino viene regolato usando fibre ad azione prebiotica specifiche e polifenoli (di cui i funghi medicinali sono ricchi) che riescono a ridurre la sensazione di gonfiore, la formazione di gas intestinali e le sensazioni sgradevoli di pesantezza addominale postprandiale.

Lo studio dei prodotti di ultima generazione nasce dal concetto che i probiotici, seppur efficaci, senza adeguate quantità di prebiotici possono risultare inefficaci. L’intestino infatti non è un luogo “facile” dove installare nuove colonie di batteri, e i probiotici sono sensibili alle variazioni ambientali: una piccola modifica di umidità o di temperatura tende a far perdere la vitalità al ceppo batterico che si pensa di assumere con la capsula.

Un’azienda di Parma – la AVD Reform – ha ovviato a questo problema con una composizione naturale totalmente nuova. Il composto Microbiotin Fibra è stato studiato su 4 pilastri. Le fibre “Sunfiber” regolano la funzionalità intestinale riducendo la formazione di gas. La polpa del frutto del Baobab contrasta la proliferazione di ceppi batterici proinfiammatori. Le alfa e beta galattosidasi migliorano la digestione dei carboidrati complessi da legumi, verdure e del lattosio. Infine, i semi di Carum carvi controllano la eccessiva contrazione della muscolatura liscia e riducono gli spasmi addominali caratteristici della colite e della sindrome dell’intestino irritabile.

“Questi elementi garantiscono una migliore salute intestinale, all’interno di una dieta equilibrata e varia” spiega il direttore scientifico di AVD Reform, Dott. Pier Paolo Zanello. I risultati sono visibili: migliorare la risposta del microbiota, “organo” che permette di assimilare correttamente i nutrienti e favorire il senso di sazietà, aiuta tutto il nostro organismo. “Un microbiota in eubiosi (in equilibrio ndr) supporta l’integrità della mucosa intestinale e riduce le infiammazioni croniche di basso grado”. Raggiungere una dieta equilibrata ed efficace è quindi sempre più facile. Tuttavia, mai dimenticare gli ingredienti principali: un bravo nutrizionista a disposizione e la voglia di migliorare la propria alimentazione, per raggiungere una qualità di vita superiore.