Il Canada accoglie 3 atleti olimpici del team rifugiati


Il Canada accoglierà tre atleti del team rifugiati di Tokyo 2020 grazie all’organizzazione Entraide universitaire mondiale, che si farà carico di tutte le loro spese

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Il Canada è il primo Paese a decidere di accogliere tre degli atleti della squadra dei 29 rifugiati presente alle Olimpiadi di Tokyo 2020 grazie a un programma congiunto tra il Comitato internazionale olimpico (Cio) e l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr). Tre corridori mezzofondisti sudsudanesi – Paulo Amotun Lokoro, Nathike Lokonyen e James Nyang Chiengjiek – potranno godere dell’asilo nel Paese nord americano. Grazie all’organizzazione Entraide universitaire mondiale, che si farà carico di tutte le loro spese, potranno inoltre continuare gli studi.

Entraide accoglie 150 rifugiati da tutto il mondo ogni anno, permettendo loro di proseguire gli studi superiori o universitari. La portavoce Michelle Manks ha spiegato che questi primi tre atleti olimpici rientrano “in un progetto pilota” e che l’auspicio è di sensibilizzare i donatori in modo da “accogliere molti più ragazzi in futuro”. Gli atleti originari del Sud Sudan, un Paese colpito da una guerra civile dove permangono strascichi di violenze e povertà diffuse, avranno accesso a un liceo di Ontario, dove il consiglio degli studenti si occuperà di seguirli e aiutarli nell’inserimento. Ognuno di loro, riportano fonti di stampa concordanti, potrà inoltre godere di un programma di sostegno personalizzato.

I tre, spiega la Dire (www.dire.it), potranno proseguire la carriera sportiva allenandosi con la Federazione canadese di atletica. Un bel passo avanti per loro, che dopo aver lasciato il Sud Sudan si erano allenati in un campo profughi del Kenya.