Souvenir esotici: le multe solo salatissime


Si torna a viaggiare in tutto il mondo ma attenzione a riportare in Italia souvenir esotici: si rischia una multa da 6mila fino a 30mila euro

Souvenir esotici: le multe solo salatissime

Una delle principali cause dell’estinzione in natura di numerose specie animali e vegetali è rappresentata dal commercio, inteso anche come mero trasporto internazionale a fini personali. Per questo, con la ripresa dei viaggi internazionali, è fondamentale che il turismo non si aggiunga alle altre minacce per la sopravvivenza delle specie ma sia, al contrario, un’occasione di sensibilizzazione sul tema. In molte località turistiche sono messi in vendita animali e piante vivi o souvenir esotici realizzati con loro parti. Solo perché tali articoli sono esposti apertamente alla vendita non significa che sia legale acquistarli e portarli a casa; potrebbero essere sequestrati al rientro in Italia ed essere applicata una sanzione amministrativa da 6.000 a 30.000 mila euro. Infatti, oltre 35.000 specie di animali e piante sono tutelate dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione (CITES), di cui il Mi.T.E. è l’Autorità competente all’applicazione in Italia. Gli Stati Parte della CITES operano insieme regolando il commercio delle specie tutelate al fine di scongiurarne l’estinzione. Il commercio di esemplari vivi, loro parti (come semi, pelle, zanne di avorio) e prodotti derivati (come medicinali o cosmetici) è autorizzato e monitorato attraverso l’emissione di licenze e certificati. Solo poche eccezioni consentono di importare senza documentazione CITES alcuni souvenir turistici; in caso di dubbi è consigliato informarsi, prima del rientro in Italia, contattando l’Autorità di gestione CITES all’indirizzo email pna-cites@mite.gov.it

La Guardia di Finanza, che dal 2017 effettua i controlli negli spazi doganali sulle importazioni ed esportazioni di souvenir esotici ed esemplari CITES, rinviene frequentemente esemplari vivi, parti e prodotti di origine animale e vegetale nei bagagli dei viaggiatori. Tra questi, tartarughe vive, caviale (importabile senza documentazione CITES solo in quantità inferiore a 125 grammi), coralli e conchiglie della specie Strombus Gigas. Sul fronte delle importazioni commerciali, la stessa GdF ha recentemente sequestrato una Rolls Royce proveniente dalla Russia con gli interni “arricchiti” da inserti di pelle di coccodrillo.

Per saperne di più: https://www.minambiente.it/pagina/cites-convenzione-di-washington-sul-commercio-internazionale-delle-specie-di-fauna-e-flora