Annamaria Iagnocco alla guida di EULAR


Reumatologia: Annamaria Iagnocco è la nuova presidente dell’organizzazione europea EULAR, la European Alliance of Association for Reumatology

Annamaria Iagnocco

Annamaria Iagnocco ha preso le redini dell’EULAR, la European Alliance of Association for Rgeumatology, l’organizzazione che riunisce 45 società scientifiche di reumatologia, 36 associazioni nazionali di malati reumatici e 24 associazioni nazionali di infermieri e fisioterapisti. E’ la seconda donna alla guida dell’EULAR, dopo la prof.ssa Valentina Nassonova eletta nel 1979, quando però l’EULAR era una organizzazione di importanza di gran lunga inferiore ad oggi. Un bellissimo traguardo personale ma anche un riconoscimento al valore di tutta la reumatologia italiana.

Nata a Latina, Iagnocco è professoressa di reumatologia presso l’Università di Torino e lavora alla Città della Salute e della Scienza Le Molinette di Torino. Durante la sua carriera si è contraddistinta soprattutto per le ricerche nel campo della diagnostica sonografica articolare.

«L’EULAR  ha una strategia con una programmazione quinquennale – cha dichiarato la prof.ssa Iagnocco ai microfoni di PharnaStar- che prevede di dare priorità ad alcuni punti chiave, incominciando daagli aspetti educazionali con lo scopo di migliorare le conoscenze dei vari settori della reumatologia. Poi c’è il miglioramento delle cure dei pazienti che può essere raggiunto con il miglioramento dell’assistenza clinica e questo lo facciamo con la produzione di raccomandazioni e di linee guida che rappresentano un punto di riferimento per tutta la comunità reumatologica. L’altro pilastro delle attività di EULAR è lo sviluppo della ricerca. Vogliamo supportare la ricerca collaborativa in Europa e a questo scopo c’è un centro virtuale che può dare un supporto a tutti coloro che intraprendono ricerche in reumatologia. Infine c’è l’advocacy cioè il supporto alle istanze della disciplina reumatologica e dei malati reumatici. Per questo scopo abbiamo un ufficio a Bruxelles che ha l’obiettivo principale di portare avanti iniziative e progetti che possano migliorare la cura di queste patologie e migliorare la permanenza al lavoro dei malati reumatici».