L’ape nera del ponente ligure è presidio Slow Food


L’ape nera del ponente ligure è un nuovo presidio Slow Food: è una specie autoctona, presente quasi esclusivamente nella provincia di Imperia e a rischio estinzione

L’ape nera del ponente ligure è un nuovo presidio Slow Food: è una specie autoctona, presente quasi esclusivamente nella provincia di Imperia e a rischio estinzione

L’ape nera del ponente ligure è un nuovo presidio Slow Food. Ad annunciarlo la stessa associazione in vista della Giornata mondiale delle api, che si celebra il 20 maggio. Si tratta di una specie autoctonafrutto di un’ibridazione naturale stabile tra l’ape bionda e l’ape nera francese, presente quasi esclusivamente nella provincia di Imperia. L’ape nera si è perfettamente adattata al microclima e alla flora del ponente ligure, imparando a gestire le risorse e a volare anche in condizioni climatiche avverse. “È un ecotipo molto resistente, quasi rustico, ma sa anche essere molto generoso ed economicamente vantaggioso nell’allevamento proprio perché già adattato al proprio ambiente e in continua evoluzione con esso”, spiega Fabrizio Zagni, apicoltoretecnico apistico di Apiliguria, referente dei tre produttori del presidio.

Nonostante una grande capacità di resistenza all’acaro Varroa, acerrimo nemico degli apicoltori come spiega la Dire (www.dire.it), l’ape nera del ponente ligure è a rischio estinzione a causa degli effetti del cambiamento climatico, dell’utilizzo dei pesticidi e dei danni dovuti alla vespa velutina. Inoltre, deve fare i conti con l’erosione genetica per l’introduzione reiterata, da parte dell’uomo, di altre sottospecie di api o di ibridi commerciali. “Il rischio è che l’ape regina venga fecondata da fuchi (i maschi delle api, ndr) di altre sottospecie e che così si disperda il lavoro di selezione e l’adattamento fatto dalla natura”, spiega ancora Zagni.