Boom di ordinativi: 600 assunzioni in Ducati


Il boom di ordinativi in Ducati da inizio anno si trasforma in 600 assunzioni a termine e nella stabilizzazione di 80 dipendenti

Ducati bologna operai lavoro

Tutti vogliono una ‘rossa’. Così, il boom degli ordinativi registrato nei primi mesi dell’anno si trasforma in Ducati in 600 assunzioni a tempo determinato e nella stabilizzazione di 80 lavoratori. Per far fronte all’impennata delle richieste del mercato, l’azienda ha sottoscritto un accordo con i sindacati (la rsu e Fiom, Fim e Uilm) che prevede, tra le altre cose, l’avvio, per la prima volta nella storia di Ducati, del terzo turno nelle aree di assemblaggio veicolo e motore. La Casa di Borgo Panigale ha confermato 600 assunzioni a tempo determinato nell’area produttiva e la stabilizzazione a full time e a part time verticale di 80 dipendenti.

“L’intento è quello di monitorare nel corso del 2021 l’andamento produttivo e ulteriori eventuali risvolti occupazionali. Tutto questo in un momento storico decisamente insolito, lanciando così un segnale forte di speranza e di ripartenza“, spiegano da via Cavalieri Ducati. Non solo, l’intesa assicura cambiamenti in merito al premio di risultato e al premio di team 2020. “Abbiamo inviato un chiaro segnale di impegno, soprattutto in questi tempi difficili. I nostri dipendenti hanno dimostrato un alto grado di flessibilità e di responsabilità nel corso dell’ultimo anno e vorrei esprimere per questo i miei più sinceri ringraziamenti. Abbiamo anche dato una prospettiva ai nostri nuovi colleghi consolidando l’assunzione di 80 dipendenti. Questi risultati non sono scontati, ma sono il frutto di discussioni costruttive e fiduciose con i sindacati”, rivendica Sebastian Patta, direttore Risorse umane Ducati.

Allo scoppio della pandemia, lo scorso anno, subito è stato potenziato il ricorso allo smart working, introdotto in fase di sperimentazione già nel 2018, per tutti gli impiegati lasciando spazio e garantendo sicurezza ai lavoratori in presenza legati alla produzione e alle aree tecniche di sperimentazione. Come spiega la Dire (www.dire.it) è stata avviata la digitalizzazione di quasi tutti i processi, tra cui gli eventi interni e la formazione. Già dall’inizio di marzo 2020, anticipando quanto poi previsto dai protocolli nazionali per la sicurezza sul lavoro, è stata costituita una task force Covid-19 alla quale partecipano anche le rsu e rls. Sono state lanciate finora quattro campagne di screening su base volontaria, offerte a tutta la comunità aziendale gratuitamente, per avere una mappa epidemiologica dell’azienda e difendere la salute delle risorse.