Sardegna invasa dalle cavallette: allarme per le colture


Sciami di milioni di cavallette in Sardegna stanno devastando i campi di Giovanni Mureddu, allevatore della Coldiretti, che lancia l’allarme

Sardegna invasa dalle cavallette: allarme nei campi

Milioni di cavallette hanno invaso le cavallette nei campi lungo il Tirso dove stanno divorando le colture nelle campagna dei Comuni di Noragugume, Ottana, Bolotana, Orotelli, Orani ed Escalaplano. E’ quanto emerge da una prima ricognizione della Coldiretti sui problemi causati alle aziende agricole sarde da quella che è una vera e propria catastrofe biologica, che sta mettendo in ginocchio centinaia di aziende con molti agricoltori costretti ad anticipare il raccolto o addirittura a destinarlo ad alimentazione degli animali. Il risultato sono gravissimi danni nelle campagne per gli agricoltori che in pochi giorni vedono sparire il frutto del lavoro di mesi, costringendo ad ulteriori spese per l’acquisto di foraggio e mangime per sostenere il bestiame.

Le cavallette essendo polifaghe – sottolinea la Coldiretti – colpiscono non solo le coltivazioni in campo, ma anche orti e giardini. L’unica speranza è nei predatori naturali, come gli uccelli che potrebbero aiutare a contenere le popolazioni di locuste che dalle terre incolte, abbandonate a causa della crisi delle campagne per i prezzi dei prodotti agricoli sotto i costi di produzione, partono all’assalto dei raccolti devastando tutto quello che trovano sul loro cammino. Un fenomeno che – precisa la Coldiretti – è diventato ricorrente contro il quale sono stati chiesti inutilmente interventi di prevenzione, il più importante dei quali secondo gli esperti del settore, è l’aratura dei territori interessati.

La Coldiretti ha chiesto un incontro urgente con gli assessori all’Ambiente e all’Agricoltura della Sardegna perché visitino gli areali interessati e condividano con il territorio la strategia da adottare per trovare soluzioni immediate e per creare in prospettiva i presupposti per l’attuazione delle misure preventive finalizzate alla risoluzione definitiva del problema. Sono anche questi gli effetti dei cambiamenti climatici che a livello globale hanno favorito il ritorno anomalo di “invasioni bibliche” in molti continenti ma anche la diffusione di insetti alieni in Italia che causano danni per oltre un miliardo all’anno all’agricoltura con gravissimi effetti sul piano ambientale, paesaggistico ed economico, dalla cimice asiatica al batterio della Xylella, dalla Popillia japonica alla Drosophila suzukii, dal cinipide galligeno che ha fatto strage di castagni al punteruolo rosso che ha decimato le palme.