Concertone: il Codacons attacca la Rai e Fedez


Caso Fedez-Rai al Concertone del Primo Maggio: il Codacons attacca entrambi e scova un testo omofobo del rapper pubblicato dieci anni fa

Fedez concertone primo maggio

Il Codacons interviene sul concertone del primo maggio e lo fa contestando alla Rai due circostanze gravissime che hanno riguardato Fedez. La prima è l’ingiustificabile tentativo di censura che la Rai ha opposto all’intervento del rapper, la seconda è l’immensa pubblicità occulta alla Nike fatta dal palco del concertone attraverso lo stesso Fedez, in palese violazione delle norme a tutela dei consumatori.

“Presenteremo domani un esposto ad Antitrust e Commissione di vigilanza Rai affinché sia aperta una inchiesta volta a sanzionare chi ha permesso a Fedez di realizzare, attraverso il concerto del primo maggio e gli schermi Rai, un mega spot pubblicitario a favore della Nike, di cui il rapper indossava un cappellino con il marchio ben in vista – spiega il Codacons – Una pubblicità occulta ancor più grave se si considera che la Nike è stata più volte associata al fenomeno dello sfruttamento del lavoro in paesi sottosviluppati, e la pubblicità al marchio ad opera di Fedez è avvenuta nel corso di un evento dedicato proprio alla difesa dei diritti dei lavoratori”.

Alla Commissione di Vigilanza Rai l’associazione chiederà inoltre di sanzionare l’illecito tentativo di censura in merito all’intervento del rapper, non solo assurdo se si considera il contesto del concertone, ma che ha finito per amplificare il messaggio pubblicitario in favore della Nike.

Il Codacons infine rivela il testo di una canzone pubblicata da Fedez nel 2011, il cui contenuto appare chiaramente omofobo ed offensivo verso i gay, e che sembra dimostrare il doppio salto carpiato compiuto dal rapper, passato in poco tempo da testi omofobi a difensore del ddl Zan. Si legge nel testo del brano “Tutto il contrario”:

“Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing

Ora so che ha mangiato più würstel che crauti

Si era presentato in modo strano con Cristicchi

“Ciao sono Tiziano, non è che me lo ficchi?”

E non è vero che il potere è in mano ai ricchi”.