SuperLega: la Uefa valuta sanzioni ai club ribelli


SuperLega: dopo la marcia indietro dei 12 club fondatori ora sale l’attesa per le possibili sanzioni della Uefa

Superlega, calcio

L’Uefa discuterà di possibili sanzioni per i 12 club che avrebbero dovuto dar vita alla Superlega, progetto già, per ora, bloccato. Karl-Erik Nilsson, uno dei vicepresidenti dell’Uefa, ha infatti dichiarato che l’organismo europeo discuterà di “possibili ulteriori conseguenze” per i club, anche se “ci sono già state conseguenze in qualche modo, dal momento che devono convivere con la loro vergogna”.

Ma non solo. Per Nilsson “dovranno affrontare problemi come quelli legati alla fiducia e alla credibilità”. Si tratta di dichiarazioni che contrastano con il tono usato dal presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin, che invece ha provato ad allentare la tensione: “L’importante è andare avanti, ricostruire l’unità di cui godeva lo sport una volta e andare avanti insieme”.

Gravina: “Nessuna sanzione per Juve, Milan e Inter”

“Assolutamente no. Non si può sanzionare un’idea. Ad oggi c’è un’idea da parte di alcuni soggetti che non si è concretizzata, poi nel momento in cui si dovessero avanzare ipotesi o progetti in contrasto con le norme statutarie ci sono gli organi di giustizia”. Lo ha detto il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, a proposito di possibili sanzioni verso Juventus, Milan e Inter, i tre club italiani che avevano aderito alla Superleague, a margine di una conferenza stampa a Roma sugli Europei di calcio.

“Noi viviamo in un contesto che segue le leggi dell’economia di mercato. L’idea del progetto di una Superlega proiettato nella ricerca di maggiori ricavi è un errore strategico, ragionando di economia aziendale. Bisogna puntare a migliorare i ricavi ma tenendo i costi sotto controllo”, ha spiegato Gravina. “Quello che ci spetta come federazione è portare avanti regole o progettualità che consentano a tutti i club di tenere sotto controllo i costi – ha aggiunto Gravina come riferisce la Dire (www.dire.it) -. Li aiuteremo con provvedimenti che saranno strumenti nelle loro mani per agevolare modalità di negoziazione con gli stessi tesserati”.

“Non parlerei di ribelli. Tutto è tornato alla normalità, che dobbiamo difendere senza dimenticare che questo è un alert che ci deve fare riflettere“, ha dichiarato il presidente della Federcalcio, commentando il passo indietro dei 12 club continentali sulla costituzione di una Superlega. “Vuol dire che qualcosa non funziona, va approfondito e deve essere di stimolo per chi ha una responsabilità dirigenziale- ha aggiunto Gravina- Io farò di tutto perché in tempi brevi ci siano rimedi o proposte che evitino altre fughe in avanti”. Il numero uno della Figc non incontrerà nessun alto esponente delle tre società italiane coinvolte nel progetto: “Non ci sono in programma incontri con i tre club. Lunedì ci sarà un Consiglio federale dove affronteremo tutti i temi già previsti con la massima serenità- ha spiegato Gravina- Non ci sono forme di processi, condanne né vendette trasversali. Lavoreremo prendendo spunto da queste criticità che ci sono”.