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Anche Mario Draghi dice no alla SuperLega

Il Governo Draghi approva il dl per evitare le frodi relative alle detrazioni e cessioni di crediti per lavori edilizi: cosa cambia per il Superbonus

Il premier Mario Draghi contrario alla SuperLega calcistica europea: “Governo con la Uefa, preservare merito e funzione sociale dello sport”

Con riferimento al progetto della SuperLega calcio, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha affermato: “Il Governo segue con attenzione il dibattito intorno progetto della Superlega calcio e sostiene con determinazione le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport”.

Fratoianni presenta un’interrogazione al Governo

Il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, interpellato dall’agenzia Dire (www.dire.it), annuncia la presentazione di un’interrogazione al governo per chiedere quale posizione abbia sulla cosiddetta Superlega di calcio e come intenda muoversi per scongiurare che il calcio, da grande passione popolare, degeneri definitivamente in business a carattere eminentemente privatistico.

“Siamo di fronte al trionfo del mercato – dice Fratoianni – con un’aggravante: perché quest’intesa privatistica nasce da società che sono ricche da un lato ma anche piene di debiti. E’ un’operazione di carattere economico e di mercato, altro che sport, fair play e tifo. Molte di queste aziende sarebbero fallite e fanno questa mossa evidentemente per spartirsi prima di tutto la torta dei diritti, e poi tutti gli altri aspetti del calcio inteso come business. C’è tuttavia un aspetto che dovrebbe interessare il governo e la politica: il calcio è un fatto popolare, oserei dire anche democratico, visto che vive della passione dei tifosi. E’ giusto quindi che il governo chiarisca la sua linea su questa materia e dica come intenda scongiurare la Superlega”.

Fratoianni non nasconde “un giudizio spietatamente contrario. E’ l’ennesima dimostrazione di come le diseguaglianze si allungano anche sul terreno sportivo. E di come la passione popolare diventi terreno di conflitto di carattere economico”.

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