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SuperLega con Inter, Milan e Juve scuote il mondo del calcio

Superlega, calcio

Annunciata la nascita della Superlega: ci sono Juventus, Inter e Milan. Inizio ad agosto, con i club partecipanti suddivisi in due gironi da dieci squadre: FIFA irritata

Dodici club hanno annunciato la nascita di una ‘SuperLega’ di calcio. È stata infatti comunicata la sottoscrizione di un accordo tra club europei – Juventus, Milan, Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcellona, Inter, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham – per la creazione di una nuova competizione calcistica europea, la Super League. I club, si legge nella nota diffusa, hanno concordato di partecipare alla Super League “con un progetto di lungo termine. È previsto che altri top club europei aderiscano al progetto Super League, così da costituire un nucleo di club composto da un numero massimo di 15 membri fondatori permanenti, ai quali, in ciascuna stagione sportiva, si aggiungeranno altri club secondo un processo di ammissione, per un totale di 20 club”.

In futuro, i Club Fondatori auspicano l’avvio di consultazioni con Uefa e Fifa al fine di lavorare insieme cooperando per il raggiungimento dei migliori risultati possibili per la nuova Lega e per il calcio nel suo complesso.

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La creazione della Super League “arriva in un momento in cui la pandemia globale ha accelerato l’instabilità dell’attuale modello economico del calcio europeo”, spiegano i club. Inoltre, “già da diversi anni, i Club Fondatori si sono posti l’obiettivo di migliorare la qualità e l’intensità delle attuali competizioni europee nel corso di ogni stagione, e di creare un formato che consenta ai top club e ai loro giocatori di affrontarsi regolarmente”. La pandemia ha evidenziato “la necessità di una visione strategica e di un approccio sostenibile dal punto di vista commerciale per accrescere valore e sostegno a beneficio dell’intera piramide calcistica europea”. In questi ultimi mesi ha avuto luogo un ampio dialogo con gli stakeholders del calcio riguardo al futuro formato delle competizioni europee. I Club Fondatori credono che le misure proposte a seguito di questi colloqui “non rappresentino una soluzione per le questioni fondamentali, tra cui la necessità di offrire partite di migliore qualità e risorse finanziarie aggiuntive per l’intera piramide calcistica”.

La competizione dovrebbe dunque avere questo format:

Inizio ad agosto, con i club partecipanti suddivisi in due gironi da dieci squadre, che giocheranno sia in casa che in trasferta e con le prime tre classificate di ogni girone che si qualificheranno automaticamente ai quarti di finale. Le quarte e quinte classificate si affronteranno in una sfida andata e ritorno per i due restanti posti disponibili per i quarti di finale. Il formato a eliminazione diretta, giocato sia in casa che in trasferta, verrà utilizzato per raggiungere la finale a gara secca che sarà disputata alla fine di maggio in uno stadio neutrale.

Dopo l’avvio della competizione maschile, non appena possibile, verrà avviata anche la corrispettiva lega femminile, per contribuire allo sviluppo e al progresso del calcio femminile. Il nuovo torneo annuale fornirà una crescita economica significativamente più elevata ed un supporto al calcio europeo tramite un impegno di lungo termine a versare dei contributi di solidarietà senza tetto massimo, che cresceranno in linea con i ricavi della lega. Questi contributi di solidarietà saranno sostanzialmente più alti di quelli generati dall’attuale competizione europea e si prevede che superino i 10 miliardi di euro durante il corso del periodo iniziale di impegno dei club. Inoltre, il torneo sarà costruito su una base finanziaria sostenibile con tutti i Club Fondatori che aderiscono ad un quadro di spesa.

In cambio del loro impegno, spiega la Dire (www.dire.it) i Club Fondatori riceveranno un contributo una tantum pari a 3,5 miliardi di euro a supporto dei loro piani d’investimento in infrastrutture e per bilanciare l’impatto della pandemia Covid-19.

LE PAROLE DEI PRESIDENTI DI CLUB

I 12 Club Fondatori hanno una fanbase che supera il miliardo di persone in tutto il mondo e un palmares di 99 trofei a livello continentale. In questo momento critico ci siamo riuniti per consentire la trasformazione della competizione europea, mettendo il gioco che amiamo su un percorso di sviluppo sostenibile a lungo termine, con un meccanismo di solidarietà fortemente aumentato, garantendo a tifosi e appassionati un programma di partite che sappia alimentare il loro desiderio di calcio e, al contempo, fornisca un esempio positivo e coinvolgente“. Lo ha detto Andrea Agnelli, presidente della Juventus e vicepresidente della SuperLega, sostenendo la nascita del nuovo format che riunisce per il momento 12 club europei.

Anche Florentino Perez, da pochi giorni rieletto alla guida del Real Madrid e primo presidente della SuperLega, ha commentato la nascita della nuova competizione: “Aiuteremo il calcio ad ogni livello e lo porteremo ad occupare il posto che a ragione gli spetta nel mondo. Il calcio è l’unico sport davvero globale con più di quattro miliardi di appassionati e la responsabilità di noi grandi club è di rispondere ai loro desideri”.

Queste invece le parole di Joel Glazer, co-chairman del Manchester United e vicepresidente della SuperLega: “Mettendo insieme i più grandi club e giocatori del mondo ad affrontarsi per tutta la stagione, la Super League aprirà un nuovo capitolo per il calcio europeo, assicurando una competizione e strutture di prim’ordine a livello mondiale, oltre a un accresciuto supporto finanziario per la piramide calcistica nel suo complesso”.

CALCIO. FIFA: DISAPPROVAZIONE PER LEGA EUROPEA SEPARATISTA E CHIUSA

“La FIFA non può che esprimere la sua disapprovazione per una ‘lega europea separatista e chiusa’ al di fuori delle strutture calcistiche internazionali e che non rispetti i principi sopra menzionati”. Così la FIFA in un comunicato ufficiale rilasciato in merito all’annuncio da parte di 12 club della creazione della Super League.

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“Alla luce delle numerose richieste da parte dei media, come già affermato più volte la FIFA desidera chiarire di essere fermamente a favore della solidarietà nel calcio e di un modello di ridistribuzione equa che possa aiutare a sviluppare il calcio come sport, in particolare a livello globale, dato che lo sviluppo del calcio nel mondo è la nostra missione primaria- scrive la Federazione- Dal nostro punto di vista, e in conformità con i nostri statuti, qualsiasi competizione calcistica, nazionale, regionale o mondiale, dovrebbe sempre riflettere i principi fondamentali di solidarietà, inclusione, integrità ed equa ridistribuzione finanziaria. Inoltre, gli organi di governo del calcio dovrebbero impiegare tutti i mezzi legali, sportivi e diplomatici per garantire che ciò rimanga così”.

La FIFA, conclude la nota, “è sempre sinonimo di unità nel calcio mondiale e invita tutte le parti coinvolte in accese discussioni a impegnarsi in un dialogo calmo, costruttivo ed equilibrato per il bene del gioco e nello spirito di solidarietà e correttezza La FIFA, ovviamente, farà tutto il necessario per contribuire a un percorso armonizzato nell’equità complessiva del calcio”.

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