Epatite C: terapia antivirale migliora funzione sessuale


Epatite C: il trattamento antivirale migliora anche la funzione sessuale senza differenza di genere secondo un nuovo studio

Coppia felice disegna un cuore con le mani

Un articolo pubblicato su Current Medical Research and Opinion evidenzia che la funzione sessuale in pazienti con epatite C, sia uomini che donne, migliora dopo il trattamento con farmaci antivirali ad azione diretta.

Alcuni studi in passato hanno evidenziato che l’infezione cronica da HCV può contribuire ad alterazioni nei livelli degli ormoni riproduttivi, che possono anche alterare la funzione erettile.

I disturbi più frequenti riscontrati in uomini con infezione da HCV sono: mancanza di desiderio (55%), deficit di eccitazione (50%) e difficoltà nel raggiungere il culmine (59%).

Sono state proposte molte spiegazioni per questo problema, compreso il danno endoteliale e livelli diminuiti di ossido nitrico (NO), bassi livelli di albumina, bassi livelli di testosterone, disfunzione gonadica, alti livelli plasmatici di aldosterone, alti livelli plasmatici di estradiolo e alti livelli plasmatici di prolattina.

Anche le donne con HCV lamentano problemi relativi allo scarso desiderio sessuale, diminuita eccitazione e mancato raggiungimento dell’orgasmo.
L’HCV non lo è l’unico fattore che può influenzare la sessualità dei pazienti; farmaci che venivano usati anni fa per trattare questi pazienti come l’interferone alfa pegilato hanno dimostrato di avere un ruolo nella disfunzione sessuale.

Ad oggi però ci sono pochi studi che affrontano il miglioramento della sessualità di uomini e donne dopo il trattamento contro l’HCV Lo scopo di questo studio era valutare l’impatto della clearance dell’HCV con DAA sulla disfunzione sessuale (SD) in entrambi i sessi.

A tal fine, sono stati reclutati pazienti con HCV cronica che erano eleggibili al trattamento con DAA, 100 uomini attivi sessualmente hanno completato un questionario internazionale sull’erezione (International Index of Erectile Function Questionnaire; IIEF-5) e lo stesso numero di donne sessualmente attive ha completato uno questionario sulla funzione sessuale femminile (Female Sexual Function Index-FSFI), prima del trattamento con antivirali ad azione diretta, alla fine della terapia e tre mesi dopo.

Questo studio prospettico di coorte osservazionale ha coinvolto 200 pazienti che hanno ricevuto terapia DAA per l’infezione da HCV nel trattamento dell’epatite virale nel New Cairo Center, uno dei centri specializzati per il trattamento dell’HCV in un periodo compreso tra novembre 2018 e settembre 2019.

I pazienti hanno ricevuto una terapia antivirale contro l’HCV con una combinazione sofosbuvir/daclatasvir (SOF/DAC) o sofosbuvir/ledipasvir (SOF/LED) per 12 settimane e sono stati seguiti fino alla risposta virologica 12 settimane dopo la fine del trattamento.
La media dei punteggi IIEF-5 per i pazienti di sesso maschile era 16,29±0,07 prima del trattamento, 16,88±3,63 tre mesi dopo il trattamento (p<0,01), ed era significativamente più alto sei mesi dopo l’interruzione del trattamento 19,06 ± 3,31 (p < 0,01).

Nelle pazienti di sesso femminile, il punteggio FSFI totale medio al basale era 19,22±2,40 e dopo tre mesi di trattamento era 21,61±3,45 (p<0,01), con a aumento significativo (25,09±4,52) dopo sei mesi (p<0,01).
Nessuna differenza tra maschi e femmine nel miglioramento della funzione sessuale è stata segnalata dopo tre mesi o alla fine del trattamento (p>0,05).

Gli autori evidenziano che questo studio è il primo a includere coorti di entrambi i sessi, confrontando il miglioramento della funzione sessuale sia negli uomini che nelle donne e concludendo che non esistono differenze di genere nel miglioramento della funzione sessuale alla fine del trattamento o tre mesi dopo la cessazione dello stesso.

Di particolare importanza nello studio è stato il miglioramento continuo nei punteggi complessivi della funzione sessuale nei pazienti maschi, e il miglioramento nei singoli domini dopo aver terminato il trattamento. I punteggi tre mesi dopo l’interruzione del trattamento erano significativamente migliori, con il 34% dei pazienti che riportavano un normale funzionamento, rispetto a quanto riportato immediatamente dopo il trattamento, quando solo il 7% dei pazienti aveva punteggi normali.

Lo stesso miglioramento è stato osservato nelle pazienti di sesso femminile in tutti i domini relativi alla funzione sessuale nei tre mesi dopo il trattamento.
Gli autori concludono che è stato osservato un miglioramento significativo in seguito alla clearance virale utilizzando il trattamento con DAA anche nella funzione sessuale ed in entrambi i sessi.

Riferimenti

El Kassas M. et al., Improvement of sexual dysfunction in patients after treatment of hepatitis C virus using directly acting antivirals. Curr Med Res Opin. 2021 Mar 10;1. doi: 10.1080/03007995.2021.1901677. Online ahead of print. leggi