Nuovi dati su spondilite anchilosante e anti-TNF


Spondilite anchilosante:l’ valutare effetto dei farmaci anti-TNF con il solo indice BASDAI non è sufficiente secondo nuovi dati

Spondilite anchilosante: diagnosi dopo tre anni per il 60% dei pazienti. Presentati i risultati di un sondaggio condotto da ANMAR e dal suo Osservatorio Capire

Un punteggio BASDAI (Bath Ankylosing Spondylitis Disease Activity Index) ridotto, insieme ad un punteggio ASDAS (Ankylosing Spondylitis Disease Activity Score) elevato, sono stati documentati in una percentuale relativamente più elevata di pazienti affetti da spondilite anchilosante (SA) in trattamento con farmaci anti-TNF. Queste le conclusioni di uno studio appena pubblicato su BMC Musculoskeletal Disorders che ha anche dimostrato come i pazienti con un punteggio BASDAI ridotto e un punteggio ASDAS elevato si caratterizzino per un rischio maggiore di interruzione del trattamento con farmaci anti-TNF in ragione della loro bassa efficacia. Ciò suggerisce che il punteggio BASDAI da solo non è un buon predittore di efficacia del trattamento con farmaci anti-TNF.

Razionale e disegno dello studio
Mentre il punteggio BASDAI di attività di SA rappresenta quello basato sulla sintomatologia di malattia più ampiamente utilizzato, il punteggio ASDAS, invece, è considerato più obiettivo in quanto include sia i sintomi riferiti dal pazienti che i risultati dei test di laboratorio, pesando i risultati ottenuti di ciascun parametro.

Nel setting clinico, gli indici di attività di malattia potrebbero non essere coincidenti e ciò va tenuto presente dato che la misurazione accurata dell’attività di malattia nei pazienti con SA è importante sia per l’inizio che per il mantenimento del trattamento.

L’obiettivo di questo studio retrospettivo di coorte è stato quello di determinare la prevalenza dei pazienti con SA con attività di malattia elevata, misurata in base al punteggio  ASDAS-CRP ma anche da bassi punteggi BASDAI dopo trattamento con farmaci anti-TNF.

I ricercatori hanno esaminato anche l’effetto dei punteggi discordanti sulla predizione della continuazione del trattamento con farmaci anti-TNF.

Lo studio ha incluso, pertanto, pazienti con SA sottoposti a trattamento di prima linea con un  farmaco anti-TNF tra il 2012 e il 2016.

Solo i pazienti per i quali erano noti i punteggi BASDAI e ASDAS-CRP dopo 3 mesi di trattamento con un farmaco anti-TNF (6 settimane per infliximab) sono stati inclusi nello studio.
I ricercatori hanno categorizzato i pazienti con punteggi BASDAI ridotti (<4) in due gruppi:
– Pazienti con punteggio ASDAS-CRP elevato ≥2,1)
– Pazienti con punteggio ASDAS-CRP ridotto (<2,1)

Sono state passate in rassegna le cartelle cliniche di questi pazienti alla ricerca di dati demografici, anamnestici, di laboratorio, relativi ai punteggi ASDAS-CRP e BASDAI e quelli relativi alla ragioni di abbandono del trattamento con il farmaco anti-TNF prescritto.

Il follow-up ha avuto durata pari fino all’ultima visita di controllo effettuata, alla sospensione del trattamento, o al mese di dicembre 2019.

I 116 pazienti dello studio avevano un’età media di 33,9 anni, erano nella quasi totalità di sesso maschile (94%), con SA associata a punteggi ridotti BASDAI.

Dopo 3 mesi di trattamento con farmaci anti-TNF, 54 (pari al 38,8%) sono stati classificati all’interno del gruppo con punteggio ASDAS elevato.

Dai risultati è emerso che i pazienti con punteggio ASDAS elevato, rispetto a quelli con punteggio ASDAS ridotto, mostravano un’attività di malattia maggiore dopo 9 mesi di trattamento, come documentato dai punteggi BASDAI (2,9±1,1 vs. 2,3±1,4; p =0,007), ASDAS-CRP (1,8±0,6 vs 1,5±0,7; P =0,079), e dalla proporzione di valori elevati di ASDAS-CRP (27,8% vs 13,8%; P =0,094).

Le curve Kaplan-Meier relative ai tempi all’interruzione del trattamento con farmaci anti-TNF per perdita/mancanza di efficacia hanno mostrato che i tassi di persistenza alla terapia con farmaci biologici in questione erano significativamente più bassi nel gruppo con punteggio ASDAS elevato, a suggerire che il punteggio BASDAI da solo non è un buon predittore di efficacia dei farmaci anti-TNF.

Nel commentare i risultati, gli autori hanno ricordato, tra i limiti dello studio, l’impiego di ASDAS-CRP, non ampiamente utilizzato; ciò potrebbe aver influito negativamente sulle dimensioni della popolazione in studio e/o portato a bias di selezione. Altri limiti individuati sono stati il numero ridotto di pazienti di sesso femminile, la mancata specificità di risposta in base al farmaco anti-TNF utilizzato, al dosaggio e agli intervalli di somministrazione.

Ciò detto, in conclusione…”un punteggio BASDAI ridotto dopo trattamento con farmaci anti-TNF potrebbe non essere così significativo ai fini della predizione dell’efficacia del trattamento con farmaci anti-TNF rispetto a quanto ritenuto in passato, Circa il 40% dei pazienti punteggio BASDAI ridotto, infatti, potrebbe avere attività di malattia elevata sulla base della valutazione del punteggio ASDAS-CRP ed essere a rischio maggiore di sospensione della terapia biologica per mancanza/perdita di efficacia – scrivono i ricercatori nelle conclusioni del lavoro -. Per questi motivi suggeriamo l’impiego del punteggio ASDAS-CRP da solo o in aggiunta al punteggio BASDAI quando si valuta l’attività di malattia nei pazienti con SA trattati con farmaci anti-TNF”.

Riferimenti
Nam B et al. Low BASDAI score alone is not a good predictor of anti-tumor necrosis factor treatment efficacy in ankylosing spondylitis: a retrospective cohort study. BMC Musculoskelet Disord. Published online February 4, 2021. doi:10.1186/s12891-020-03941-8.
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