Epilessia farmacoresistente: nuove prospettive di cura


Nuovi studi scientifici hanno riscontrato miglioramenti inattesi nel controllo delle crisi epilettiche in pazienti con epilessia farmacoresistente

L'epilessia si cura anche in vacanza, basta rispettare alcune fondamentali regole: farmaci alla stessa ora e mantenimento del ciclo sonno-veglia

L’epilessia farmacoresistente (DRE) si presenta in circa un terzo dei pazienti. Una recente analisi retrospettiva nel “mondo reale” – pubblicata su “Seizure” – si è focalizzata su pazienti inaspettatamente responsivi ai farmaci anti-crisi (ASM). È emerso che uno switch tra diversi ASM e una politerapia razionale possono migliorare gli esiti.

«Lo scopo di questo studio» spiegano i ricercatori, scritto da Patrick B. Moloney e Daniel J. Costello, entrambi dell’Ospedale Universitario di Cork (Irlanda) «era di determinare se i responder inaspettati all’ASM avessero caratteristiche cliniche distintive rispetto ai non responder persistenti in una coorte di pazienti adulti tuttora con epilessia farmacoresistente».

«Le strategie dei regimi ASM che hanno portato a una risposta al trattamento sono state analizzate per determinare il valore dei trial ASM seriali in DRE», ancora controversi.

Analisi retrospettiva “real world” in un centro specializzato terziario
È stata condotta un’analisi retrospettiva dii pazienti che frequentano una clinica per l’epilessia di assistenza terziaria tra il 2008 e il 201. Sono stati identificati tutti i pazienti con DRE attivo (almeno 1 convulsione al mese per 6 mesi, nonostante il trattamento con 2 ASM diversi), riportano gli autori. Tutti gli interventi terapeutici sono stati registrati da quando il DRE è stato identificato per la prima volta fino alla fine dello studio.

Gli endpoint primari erano la libertà dalle crisi o una significativa riduzione della frequenza delle crisi epilettiche (superiore al 75%) sostenuto per almeno 12 mesi dopo un intervento di trattamento.

Switch precoce di farmaci anticrisi e politerapia razionale
Sono stati inclusi nell’analisi 322 pazienti. Nel complesso, il 10 % è diventato libero da convulsioni in seguito all’adeguamento degli ASM e un ulteriore 10% ha registrato un miglioramento superiore al 75% del controllo delle crisi (follow-up mediano, 4 anni).

«L’introduzione di un ASM aveva dieci volte più probabileità di un aumento della dose ASM di migliorare il controllo delle convulsioni» sottolineano Moloney e Costello. «L’epilessia focale e generalizzata combinata, la disabilità intellettiva e il trattamento precedente con più di 5 ASM sono stati osservati più frequentemente nei pazienti con farmacoresistenza continua» rilevano. Inoltre, «gli ASM responder avevano maggiori probabilità di avere un’epilessia generalizzata primaria».

La politerapia razionale (che combina gli ASM con diversi meccanismi d’azione) era quasi sempre presente tra i responder agli ASM (dei quali il 95% assumeva almeno 2 farmaci con differenti target). Delle aggiunte ASM che hanno precorso un migliore controllo delle convulsioni, l’85% è stato mantenuto a dosi submassimali.

«In questo studio» osservano gli autori «riportiamo una risposta significativa alla terapia ASM in una coorte di pazienti del “mondo reale” con DRE attiva. Data la cronicità (durata mediana dell’epilessia, 20,5 anni) e il numero di ASM precedentemente sperimentati (numero medio di ASM sperimentati in precedenza, 5,2), ci si sarebbe aspettata una prognosi complessiva sfavorevole».

Un ambito di ricerca meritevole di essere proseguito
Al contrario, rilevano, «complessivamente, il 20% dei pazienti ha ottenuto un miglioramento significativo nel controllo delle crisi un anno dopo di aggiustamento del farmaco, incluso il 10% che ha portato alla libertà dalle crisi».  Questo e numerosi altri studi ospedalieri e a lungo termine basati sulla popolazione dimostrano che vale la pena persistere con gli esperimenti ASM in soggetti con apparente DRE.

«Questa analisi retrospettiva di un gran numero di pazienti “del mondo reale” fornisce prove per persistere con gli studi ASM in DRE» ribadiscono Moloney e Costello. «Lo switch precoce degli ASM se non si osserva una risposta clinica a una dose consistente e la politerapia razionale ASM possono produrre risultati clinici migliori nei pazienti con DRE, anche se sarebbe necessario condurre uno studio prospettico per convalidare questi risultati» concludono gli autori.

Riferimenti

Moloney PB, Costello DJ. Unanticipated improvement in seizure control in drug-resistant epilepsy- real world observations. Seizure. 2021;84:60-65. doi: 10.1016/j.seizure.2020.11.005. 
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