Università in crescita: +7% di nuovi iscritti nonostante la pandemia


Immatricolazioni per l’anno accademico 2020/2021 in aumento nonostante la pandemia: secondo i dati del MIUR crescono anche le Università online riconosciute

Immatricolazioni per l'anno accademico 2020/2021 in aumento nonostante la pandemia: secondo i dati del MIUR crescono anche le Università online riconosciute

Le iscrizioni all’Università fanno registrare un boom di matricole, nonostante la pandemia. Lo annuncia il Ministero dell’Università e della Ricerca che ha pubblicato i dati sulle immatricolazioni dell’anno accademico 2020/21.

Le ragioni di questo successo, che in media si aggira intorno al +7%, sono le agevolazioni sulle tasse offerte dai vari atenei e le novità messe in campo con la didattica a distanza che hanno convinto diverse persone a scegliere l’Università come strada per costruire una carriera vincente.

Le Università tradizionali nel periodo del lockdown hanno sperimentato con sistematicità la didattica a distanza e hanno quindi trovato nuove modalità di formazione. Le Università online invece hanno avuto in questa situazione l’opportunità di mettersi ancor di più in evidenza, grazie al loro know how acquisito con l’e-learning. Sono riuscite quindi ad essere una guida in una situazione che destava non poche preoccupazioni, soprattutto per tutte quelle succursali di grandi università che si sono ritrovate da un giorno all’altro a dover gestire studenti a distanza con le sedi vuote.

L’Università online Unicusano, tra le università online riconosciute dal MIUR, ha saputo unire le potenzialità dell’Università a distanza con i vantaggi delle università tradizionali, dando la possibilità ai propri iscritti di frequentare comodamente da casa e di potersi avvalere di un campus in stile anglosassone di 54.000mq con annessa residenza per non rinunciare alla bellezza della vita universitaria.

La didattica mista è vista come una grande opportunità dai nuovi iscritti che, vista la pandemia in corso, magari non se la sentono di spostarsi dalle proprie città e preferiscono cominciare a seguire a distanza in atenei poi raggiungibili in un secondo momento. Le Università telematiche come la Niccolò Cusano per questo mettono a disposizione piattaforme accessibili agli studenti 24h/24, con la possibilità di poter studiare organizzando i tempi in maniera autonoma. Non è raro infatti il caso di studenti lavoratori che, potendo accedere alle lezioni in ogni momento, si sentono avvantaggiati e quindi da queste modalità più flessibili.

La rivincita dei piccoli atenei

L’emergenza COVID ha generato nelle università una redistribuzione degli iscritti, favorendo gli atenei “minori”. In ogni parte d’Italia infatti si sono registrati aumenti di iscrizione e anche nelle zone non coperte dalle grandi Università tradizionali, c’è stato un ampio numero di iscritti all’Università.

La permanenza a casa e il forzato lockdown, hanno dato modo di riflettere anche in ambito formativo e si è riscoperto il valore del titolo universitario. A favorire questo rinnovato interesse è stata sicuramente la possibilità di poter seguire a distanza, senza l’impegno di dover pensare ad un trasferimento.

I dubbi di questa estate in merito all’Università sono stati dunque fugati e con il nuovo anno accademico, gli atenei hanno ritrovato nuove possibilità da cogliere e nuovi stimoli per migliorarsi.

Si spera che questa situazione emergenziale possa essere una base per avere un’università più flessibile, avanzata tecnologicamente e pronta a sostenere gli studenti in ogni situazione. In tal modo si potrà tirare fuori da una situazione molto difficile un aspetto incoraggiante, che però non deve farci rilassare, perché il messaggio è chiaro: le persone desiderano una maggiore libertà anche per quanto riguarda la scelta della formazione.