The Weeknd senza freni: “I Grammy sono corrotti”


The Weeknd contro la Recording Academy: “I Grammy sono corrotti”. L’artista canadese non ha ricevuto nessuna nomination nonostante i successi ottenuti quest’anno

The Weeknd nella storia di Spotify: “Blinding lights” da 288 giorni nella Top Ten globale. Il brano è il più ascoltato dell'artista

Non è tutto rosa e fiori nel mondo patinato dei Grammy. A sollevare qualche dubbio sull’onestà della kermesse è The Weeknd, all’indomani della pubblicazione delle nomination per l’edizione 2021 (la lista completa QUI).

L’artista canadese, escluso da tutte le categorie, si è scagliato contro la Recording Academy attraverso un messaggio social che ben presto ha fatto il giro del mondo:

“I Grammy rimangono corrotti, dovete a me, ai miei fan e all’industria trasparenza”.

Quello di The Weeknd, quest’anno in cima alle classifiche globali delle vendite e degli stream con l’album ‘After Hours’ e con la hit ‘Blinding lights’, non è, però, semplicemente lo sfogo capriccioso di una star.

Le critiche ai Grammy

Da anni i Grammy sono soggetti a critiche di non poco conto per i metodi di assegnazione di nomination e premi, senza contare le polemiche per la denominazione di certe categorie, ben lontane – secondo molti – alla piena inclusione di tutti gli artisti. E proprio da alcuni di loro- da Drake a Tyler The Creator– è partita una discussione  alla ricerca di chiarezza. Tra gli ultimi a commentare anche Kid Cudi, che su Twitter ha scritto: “Abel è stato derubato”.

L’imposizione: “Scegli: i Grammy o il Super Bowl”

Secondo fonti sentite da Tmz, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it) l’esclusione di The Weeknd – al secolo Abel Tesfaye – sarebbe una sorta di ‘ripicca’ per il mancato accordo su un’eventuale performance del cantante sul palco dei Grammy, in programma il 31 gennaio 2021.

L’Academy avrebbe imposto all’artista di scegliere tra l’esibizione alla cerimonia di premiazione e quella che lo vedrà sul palco dell’halftime al Super Bowl 2021 il prossimo 7 febbraio.

Il commento della Recording Academy

A cercare di gettare acqua sul fuoco ci ha pensato il Ceo e presidente ad interim della Recording Academy Harvey Mason Jr. attraverso un comunicato ufficiale:

“Comprendiamo che The Weeknd possa essere deluso dal non essere stato nominato. Sono rimasto sorpreso e comprendo la sua delusione- si legge- la musica che ha pubblicato quest’anno è eccellente e il suo contributo alla comunità musicale e al mondo intero merita l’ammirazione di tutti. Siamo rimasti entusiasti quando abbiamo scoperto che si sarebbe esibito al Super Bowl e avremmo adorato vederlo esibirsi anche ai Grammy quest’anno. Purtroppo ogni anno il numero di nomination è limitato rispetto agli artisti che se le meriterebbero. E vi garantisco che le nomination sono state formulate ben prima dell’annuncio dell’esibizione di The Weeknd al Super Bowl”.

A pesare sulle scelte della Recording Academy restano, però, le ombre di un sistema troppo chiuso. Non a caso, lo scorso gennaio l’ex Ceo Deborah Dugan è stata sospesa per “cattiva condotta”.

La donna aveva espresso le sue opinioni in merito all’operato dell’associazione parlando di “leadership dominata da uomini storici”, “mentalità da club per ragazzi”, disparità di retribuzione e molestie sessuali. Insomma, qualche dubbio resta. Per The Weeknd, invece, scompare la possibilità di un ulteriore consacrazione alla fine di un anno sulla cresta dell’onda.