Gonartrosi: iniezioni steroidi non accelerano artroplastica


Artrosi al ginocchio: le iniezioni di steroidi non accelerano la progressione inevitabile del paziente ad intervento di artroplastica totale

Dolore acuto al ginocchio: dietro qualche fastidio può celarsi un problema più importante che non va sottovalutato, fondamentale intervenire per tempo

La terapia intra-articolare con steroidi nel trattamento della gonartrosi non accelera  la progressione inevitabile del paziente ad intervento di artroplastica totale del ginocchio, rispetto a quanto osservato con le infiltrazioni a base di acido ialuronico. Questo il responso rassicurante di uno studio presentato al congresso annuale ACR da una equipe di ricercatori Usa.

Razionale e disegno dello studio
Come è noto, la terapia infiltrativa con steroidi è utilizzata da tempo in funzione antalgica e anti-infiammatoria nel trattamento dell’artrosi di ginocchio.

“Le opzioni di trattamento a disposizione per il trattamento della gonartrosi – spiegano i ricercatori – sono limitate. La perdita di peso può ridurre il dolore da gonartrosi e ritardare la progressione di malattia, ma questo è un obiettivo molto difficile da raggiungere per la maggior parte dei pazienti”.

“I farmaci contro il dolore – continuano – non possono essere utilizzati in sicurezza da molti pazienti artrosici per la coesistenza di malattia cardiaca o renale. Le inezioni intra-articolari a base di steroidi sono considerate un intervento terapeutico sicuro ed efficace per alleviare il dolore associato alla gonartrosi”.

Recenti studi hanno suggerito la possibilità di un effetto delle infiltrazioni di steroidi sulla progressione di artrosi del ginocchio.

Questo studio è nato sulla base di osservazioni presenti in letteratura che hanno documentato un rischio di progressione di malattia artrosica al ginocchio 3-4 volte più elevato a seguito del ricorso alla terapia intra-articolare con steroidi. E’ però anche vero che i pazienti che erano ricorsi a questo trattamento erano affetti da gonartrosi in stadio più avanzato, la qual cosa rappresenta di per se un fattore di rischio di progressione di malattia.

L’obiettivo dei ricercatori, pertanto, è stato quello di verificare se le infiltrazioni di steroidi per la gonartrosi fossero responsabili dell’accelerazione della progressione di malattia, portando ad anticipare i tempi all’esecuzione dell’intervento di artroplastica del ginocchio.

Per chiarire i possibili rischi derivanti dalle iniezioni di steroidi sulla progressione di gonartrosi, i ricercatori hanno messo a confronto questo trattamento con le infiltrazioni a base di acido ialuronico, notoriamente non associate a perdita cartilaginea.

A tal scopo, sono state prese in considerazione due ampie coorti di pazienti con gonartrosi che erano stati sottoposti a terapia intra-articolare con corticosteroidi o con acido ialuronico.

I ricercatori hanno passato in rassegna i dati relativi ai tassi di progressione radiografica di malattia o i referti radiografici di danno articolare, nonché il numero di interventi di artroplastica totale del ginocchio effettuati.

Nello specifico, i pazienti della prima coorte erano stati sottoposti a visite periodiche ogni 12 mesi, mentre quelli della seconda coorte erano stati sottoposti a visite ogni 30 mesi.

Gli esami a corredo di questi pazienti includevano referti radiografici e questionari compilati relativi ad un trattamento pregresso con infiltrazioni a base di steroidi o di acido ialuronico effettuato negli ultimi 6 mesi.

La progressione di artrosi del ginocchio è stata misurata utilizzando due sistemi di a punteggio di progressione radiografica di malattia (punteggio Kellen e Lawrence (KL) e riduzione dello spazio articolare mediale).

Quando è stata analizzata la progressione radiografica di malattia, sono stati esclusi dalla valutazione quei pazienti che, al basale, avevano un punteggio KL pari a 4 come quelli che, in passato (>6 mesi) erano stati sottoposti a terapia intra-articolare con steroidi o acido ialuronico.

I ricercatori hanno messo a confronto i referti radiografici relativi alla prima visita medica alla quale erano stati sottoposti i pazienti (antecedente alla prima infiltrazione) con i referti relativi alla visita effettuata dopo l’ultima infiltrazione, assegnando un punteggio radiografico in concomitanza con le visite mediche nelle quali era prescritto come inevitabile il ricorso all’intervento di artroplastica totale.

Risultati principali
I ricercatori hanno analizzato i dari relativi a 792 ginocchi – 647 trattati con infiltrazione di corticosteroidi e 145 con infiltrazioni di acido ialuronico.

E’ emerso che il tasso di ricorso ad intervento di artroplastica totale di ginocchio era maggiore nei pazienti che riferivano, ad una singola visita di controllo, di essere stati sottoposti ad infiltrazione con acido ialuronico rispetto a quelli sottoposti ad infiltrazione con steroidi.

Ciò detto, però, non è stata dimostrata l’esistenza di una differenza di outcome nei pazienti che riferivano di essere ricorsi a terapia infiltrativa con steroidi o acido ialuronico in più visite mediche di controllo.

Inoltre, un’analisi ulteriore ha documentato tassi simili di progressione radiografica di malattia nei pazienti sottoposti ad infiltrazione con acido ialuronico o steroidi, indipendentemente dal numero di visite mediche in cui era stato riferito tale intervento.

Da ultimo, le iniezioni intra-articolari di steroidi non sono risultate associate ad un rischio maggiore di due segni chiave di peggioramento della gonartrosi – progressione radiografica di malattia o progressione verso l’intervento di artroplastica totale – rispetto alle iniezioni intra-articolari a base di acido ialuronico.

Implicazioni dello studio
In conclusione, la terapia infiltrativa con steroidi nella gonartrosi non è risultata associata ad un tasso maggiore di progressione radiografica di malattia o di progressione alla chirurgia rispetto a quanto osservato con acido ialuronico, E’ probabile che il rischio di progressione di malattia attribuito agli steroidi intra-articolari negli studi precedentemente pubblicati dipendesse dalla presenza di un quadro artrosico già di per se più severo.

Bibliografia
Bucci J et al. Progression of Knee OA with Use of Intra-articular Corticosteroids (CS) vs Hyaluronic Acid (HA). ACR2020, Abs. 1652