Federazione di Centrodestra non convince Forza Italia


Salvini propone a Berlusconi una Federazione di Centrodestra ma Forza Italia non ci sta. Per la deputata Vincenza Labriola si tratta di “una trappola”

Federazione di Centrodestra non convince Forza Italia

La federazione di centrodestra proposta da Salvini mi sembra più una trappola che una proposta interessante. Condivido la definizione del collega Brunetta su ‘opa ostile’ e dico di più, questa federazione di centrodestra è solo un modo per creare una distrazione di massa in un periodo in cui i partiti dovrebbero fare altro”. Così, in una nota riportata dall’agenzia di stampa Dire (www.dire.it), la deputata di Forza Italia, Vincenza Labriola.

“Ho la sensazione- continua- che la proposta di Salvini sia figlia di un timore. Teme che il Presidente Berlusconi possa sottrargli spazio mediatico e politico. Ma Forza Italia e il presidente Berlusconi hanno come unico interesse il bene del Paese. Noi ascoltiamo le piazze, non cavalchiamo la rabbia. Noi non ci voltiamo dall’altra parte, offriamo soluzioni concrete e attuabili per fare fronte alle tante emergenze. Gli alleati si rispettano, non ci si comporta con loro a giorni alterni”. “Forza Italia e il Presidente Berlusconi sentono il peso della responsabilità politica nei confronti degli italiani, soprattutto in questo momento di estrema difficoltà. Tutti, se ne facciano una ragione”, conclude.

POLVERINI: “FEDERAZIONE? QUALCUNO PENSA AL MODELLO RUSSO”

“Se qualcuno, quando parla di ‘federazione’, ha in mente il modello russo, sappia che Forza Italia non è la Crimea e non si farà annettere: il centro-destra può essere ancora una coalizione ma i valori e gli interessi da difendere sono quelli espressi ancora oggi da a Silvio Berlusconi nella lettera inviata al Corriere della Sera”. Così la deputata di Forza Italia, Renata Polverini. “In giro ci sono, purtroppo- continua-, più irresponsabili che responsabili, più fomentatori di odio e rancore che volenterosi pronti a raccogliere lo spirito del messaggio lanciato dal Presidente Mattarella ad unire le forze politiche nell’obiettivo di superare l’emergenza della pandemia. Inseguire gli sproloqui di Alessandro Di Battista o coinvolgere tutto il Movimento Cinque Stelle nelle disavventure familiari del loro fondatore è un espediente meschino per sabotare un dialogo che invece va fatto per aiutare il Paese ad uscire dalla crisi, non certo per modificare assetti di Governo ai quali in tutti i modi ed in tutte le sedi Forza Italia ha detto di essere disinteressata ed indifferente. Vogliamo tutelare il lavoro in tutte le sue forme – dipendenti e indipendenti – come ha ribadito il nostro leader stamattina, e questo è quello che chiediamo e per cui ci batteremo in Parlamento nelle prossime settimane”.

TOTI: “BENE FEDERAZIONE MA NON PER BLINDARE COALIZIONE”

“Bene ha fatto l’amico Matteo Salvini a cogliere il suggerimento che gli avevamo dato all’indomani delle elezioni regionali e a lanciare un sasso nello stagno di un centrodestra che ha bisogno di essere ripensato. Il tempo è giusto: dopo la guerra al Covid, arriverà il dopoguerra, con tutta la sua voglia di ricostruire, di cambiare, di tornare a crescere e lavorare, di costruire un Paese migliore. Il tempo è giusto perché con il Covid e la drammatica esperienza che stiamo vivendo, la prima vera emergenza dalla fine della seconda guerra mondiale, l’Italia cerca una nuova politica, basata sulla serietà della proposta, la capacità della classe dirigente, la concretezza dei programmi. Una politica che guardi al futuro, rifuggendo dalle velleitarietà approssimative, dalle stravaganze”. Così il presidente della Liguria, Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook.

“Ora però- prosegue Toti- sarebbe importante capire cosa si intende per federazione di centrodestra. Perché se, come talvolta appare, la proposta di una federazione dovesse servire a blindare la coalizione così come è, francamente sarebbe poco utile. Poco utile per vincere e poco utile per costruire qualcosa di nuovo. Fino ad ora infatti abbiamo assistito a un centrodestra uguale a se stesso: stessi partiti, stessi vertici a porte chiuse, più voglia di blindare le proprie posizioni che mettersi in discussione. Più attenzione a sterilizzare le nuove esperienze che a valorizzarle. Eppure, anche alle ultime elezioni regionali, un numero importante di elettori si è riconosciuto in esperienze che per ora sono escluse dal consesso tradizionale del centrodestra. Basti pensare al successo delle Liste dei governatori (la mia in Liguria oltre il 22%, primo partito della regione, quella dell’amico Zaia in Veneto ancora di più) alle Liste dei sindaci, alle esperienze civiche. Tutte proposte politiche che fino ad ora sono state tenute fuori dalla porta di un centrodestra fermo agli schemi degli anni Novanta”.

“Attenzione: il centrodestra del futuro non è la federazione dei deputati e dei senatori che oggi siedono in Parlamento. Il centrodestra del futuro saranno i deputati e i senatori che saremo in grado di eleggere nel prossimo Parlamento. Ed è chiaro a tutti che molti parlamentari di oggi quelle aule non le vedranno più neppure col binocolo. E alcuni partiti avranno rappresentanze parlamentari ben piu magre. Così come, se questo centrodestra non saprà allargarsi, nelle prossime amministrative sarà dura vincere in tante importati città che andranno al voto. Dunque augurando un futuro importante e molte vittorie al centrodestra aspetto di vedere cosa succederà: se la federazione proposta servirà a blindare il vecchio centrodestra con i suoi riti, allora sarà solo un falsa partenza verso il futuro, e molte nuove energie cercheranno altrove la propria strada. Se invece alla proposta di Salvini seguiranno nuove e vere forme di aggregazione, di apertura, di coinvolgimento, allora avremo imboccato quella via che molti di noi auspicano ed attendono da anni. E finalmente molti cittadini troveranno di nuovo un progetto di Paese e una classe politica in cui riconoscersi”, ha concluso Toti.