PEGASUS: biopsia liquida per il tumore del colon


La biopsia liquida per il tumore del colon: un esempio di applicazione di questa tecnica è il progetto PEGASUS, un protocollo di studio del Niguarda

Tumore del colon: in Italia stimati oltre 49mila nuovi casi, il 20% delle diagnosi in fase avanzata. Nuove prospettive dallo studio di fase III KEYNOTE-177

La biopsia liquida è una tecnica che affina la diagnostica oncologica per terapie sempre più personalizzate per i pazienti che presentano un tumore del colon. La procedura si realizza attraverso un prelievo di sangue che viene analizzato in laboratorio per verificare la presenza o l’assenza di specifici marker molecolari del tumore.Un esempio di applicazione di questa tecnica è il progetto PEGASUS, un protocollo di studio attivato nel Niguarda Cancer Center dell’Ospedale Niguarda in collaborazione con IFOM Istituto di Oncologia Molecolare di Milano e altri centri clinici italiani e spagnoli con l’obiettivo di definire percorsi di cura differenziati a seconda del caso.

Nello specifico i pazienti che vengono sottoposti alla chirurgia per un tumore al colon sono indirizzati verso un piano terapeutico post-intervento basato su terapie mediche tra cui la chemioterapia. Questo tipo di prescrizione viene condotto con lo scopo di limitare possibili recidive, ma secondo le evidenze da cui si muove il trial PEGASUS non è sempre necessaria o comunque andrebbe rimodulata caso per caso. A questo livello entra in gioco la biopsia liquida come metodica per individuare i pazienti con carcinoma del colon ad alto rischio di recidiva, distinguendoli da quelli a basso rischio. Con questo tipo di selezione basato sul prelievo e le analisi di laboratorio sarà possibile calibrare meglio i trattamenti post chirurgici intensificando o meno la chemio-terapia a seconda della caratteristiche molecolari rilevate.

Per aderire al protocollo PEGASUS è importante che il paziente sia seguito nel Niguarda Cancer Center già in fase pre-chirurgica. Per farlo basta prenotare una valutazione per prima visita oncologica presso l’Ospedale Niguarda.

Nei Paesi occidentali il cancro del colon rappresenta il secondo tumore maligno per incidenza dopo quello della mammella nella donna e il terzo dopo quello del polmone e della prostata nell’uomo. La malattia, abbastanza rara prima dei 40 anni, è maggiormente diffusa in persone di età compresa fra i 60 e i 75 anni, con poche distinzioni fra uomini e donne. In Italia si stima che questo tumore colpisca circa 23.000 donne e 30.000 uomini ogni anno. L’incidenza è in aumento nella popolazione femminile per via delle abitudini di vita sempre più uniformi tra i due sessi.Negli ultimi anni si è assistito a un aumento delle diagnosi di tumori del colon retto, ma anche a una diminuzione della mortalità, attribuibile principalmente ai programmi di screening, alla diagnosi precoce e al miglioramento delle terapie, sempre più mirate e personalizzate.

La terapia principale del carcinoma del colon è la chirurgia: in base alla sede e all’estensione del tumore si procederà con un intervento di asportazione del tratto di colon interessato e dei relativi linfonodi che, tranne casi particolari, si svolge mediante laparoscopia robotica. I cosiddetti farmaci biologici possono essere associati alla chemioterapia nella terapia dei tumori con metastasi a distanza e comprendono, per esempio, farmaci diretti contro il fattore di crescita dell’endotelio vascolare (VEGF) quali il bevacizumab e l’aflibercept, i farmaci contro il recettore per il fattore di crescita epidermoidale (EGFR), quali cetuximab e panitumumab, e il regorafenib. Per l’uso di questi farmaci i pazienti vanno selezionati in base al profilo molecolare del tumore. Nel programma PEGASUS i casi persistentemente positivi alla biopsia liquida ma senza metastasi a distanza potranno essere curati con questi farmaci più potenti che non sarebbero utilizzabili senza la guida della biopsia liquida. È questo il grande avanzamento che ci si apsetta dallo studio PEGASUS: meno chemioterapia ai carcinomi del colon già guariti dalla sola chirurgia e terapia più specifica ai casi per i quali la chirurgia da sola non basta.