Tonno rosso: allarme per nuova certificazione MSC


Tonno rosso: allarme del Wwf sulla certificazione dell’attività di pesca francese al tonno rosso SATHOAN, attiva nel Mar Mediterraneo

Tonno rosso: allarme per nuova certificazione MSC

Il WWF ha inviato una lettera pubblica al Marine Stewardship Council (MSC) per sollevare dubbi sulla possibile certificazione dell’attività di pesca francese al tonno rosso SATHOAN, attiva nel Mar Mediterraneo. Questa sarebbe la seconda attività di pesca al tonno rosso che verrebbe premiata con quella che il WWF ritiene una certificazione prematura. La prima e più fortemente contestata certificazione dell’attività di pesca al tonno rosso giapponese, Husufuku Honten, non solo ha messo alla luce importanti mancanze nella gestione dello stock ittico, ma ha anche mostrato preoccupanti lacune nel processo stesso di obiezione e certificazione MSC.

Il WWF spiega che continuerà a opporsi a tutte le certificazioni fino a che il recupero della popolazione di questa specie non sarà incontestabile e dimostrato da una rigorosa valutazione degli stock. Tuttavia questa volta il WWF ha scelto di non impegnarsi in un processo di obiezione formale, dal momento che la procedura di obiezione di MSC si è dimostrata inefficace nel prevenire il conseguimento di una certificazione prematura o inappropriata e non consente che vengano prese decisioni scientifiche e obiettive sulla sostenibilità dell’attività di pesca.

Giuseppe Di Carlo, Direttore del WWF Mediterranean Marine Initiative ha affermato“Il recupero di una specie come quella del tonno rosso richiede tempo, dati scientifici solidi e misure di conservazione rigorose, ma MSC sembra voler spingere per la certificazione di attività di pesca con serie lacune sul piano della sostenibilità. Il WWF ha evidenziato le mancanze dello standard MSC nella valutazione dello stato dello stock di tonno rosso dell’Atlantico orientale e del Mediterraneo. Nonostante ciò, la certificazione è già stata concessa all’attività di pesca al tonno rosso giapponese con il presupposto che possa soddisfare i criteri per la sostenibilità del tonno rosso solo entro il 2025. Questa volta, noi non obietteremo formalmente alla certificazione dell’attività di pesca francese, poiché non siamo convinti che MSC condurrà una valutazione trasparente, indipendente e imparziale dell’attività di pesca, basata su un’analisi rigorosa delle condizioni dello stock del tonno rosso.”

Il processo di certificazione dell’attività di pesca francese al tonno rosso nel Mediterraneo, SATHOAN – che pesca con i metodi artigianali del palangaro e della lenza a mano – è stato avviato nel 2018 e condotto da Control Union UK Ltd, lo stesso organo di certificazione che ha condotto la valutazione dell’attività di pesca giapponese (certificata a luglio 2020), su cui il WWF ha sollevato serie preoccupazioni in relazione a trasparenza e imparzialità. Il WWF ha evidenziato le seguenti criticità rispetto all’attività di pesca SATHOAN:

–        La valutazione di SATHOAN recentemente presentata dall’organismo di valutazione di conformità (conformity assessment body – CAB) Control Union UK Ltd, non tiene in considerazione la più recente valutazione scientifica sullo stato dello stock di tonno rosso, pubblicata ad agosto 2020, che conferma il crescente livello di incertezza sulle condizioni dello stock. Ciò significa che ad oggi non c’è evidenza scientifica che confermi un completo recupero dello stock di tonno rosso nel prossimo futuro.

–        La valutazione dello stock che è stata fornita da Control Union UK Ltd è più che ottimistica e non completamente basata sulla scienza, supponendo che lo stock possa ricostruirsi molto più velocemente di quanto affermato nella maggior parte delle analisi scientifiche. Ciò conduce a ipotizzare erroneamente che gli stock di tonno rosso in questione possano essere pescati sostenibilmente [1]. Il WWF sta richiedendo a MSC di chiarire con trasparenza e completezza e rivedere la metodologia utilizzata per la valutazione dello stock di tonno rosso prima che ogni ulteriore attività di pesca del tonno rosso sia proposta per la certificazione.

–        Il piano di azione (l’action plan) presentato dall’attività di pesca del tonno rosso SATHOAN è eccessivamente ambizioso, particolarmente in riferimento alla sua reale capacità di migliorare la gestione della popolazione complessiva di tonno rosso per raggiungere la sostenibilità [2] e di adottare misure per evitare la pesca accidentale di specie come le tartarughe, gli uccelli marini e gli squali (in linea con quanto richiesto dal Principio di Sostenibilità 2 della certificazione MSC). Mentre il WWF apprezza l’apertura di SATHOAN a identificare queste problematiche e lavorerà con l’attività di pesca sulla mitigazione del bycatch, la stessa attività di pesca allo stato attuale non incontra gli standard di sostenibilità richiesti per essere certificata.

–        Nella sua forma attuale, il processo di obiezione di MSC non è adatto allo scopo e, infatti, ha ripetutamente provato la sua inefficacia nel prevenire certificazioni premature o inappropriate di attività di pesca, come nel caso di quelle del tonno rosso dell’Atlantico. Il WWF si impegna a perseguire una riforma immediata e significativa del processo di risoluzione delle controversie di MSC (MSC Disputes Process) che supporterebbe certificazioni credibili.

“Fino a che gli standard MSC non verranno migliorati, il WWF continuerà a opporsi a tutte le certificazioni del tonno rosso, indipendentemente dalla dimensione o tipologia dell’attività di pesca e richiederà ai consumatori di non acquistare tonno rosso certificato MSC”, conclude Di Carlo.

Note
[1] La questione critica riguardante il calcolo del “tempo di generazione” – una misura scientifica del tempo necessario per la completa ricostituzione di uno stock – è stata sollevata per la prima volta dal WWF nella nostra opposizione alla certificazione dell’attività di pesca giapponese  Usufuku Honten e l’importanza di risolvere questo problema è stata evidenziata nella decisione finale del giudice indipendente.

[2] Come spiegato nella sua lettera pubblica, il WWF ritiene che è improbabile che il Piano di Azione del cliente per il Principio 1 (Sostenibilità) venga soddisfatto durante il periodo di certificazione a causa dell’influenza minima che gli attori delle attività di pesca clienti hanno nei processi  dell’ Organizzazione Regionale per la Gestione della Pesca (RFMO). Le RFMO sono organizzazioni internazionali formate da paesi con interessi di pesca e hanno poteri di gestione per stabilire limiti di cattura e sforzo di pesca, misure tecniche e obblighi di controllo, che sono vincolanti per i loro membri.