Vitiligine: nuove risposte all’Ospedale Israelitico


Il 15% degli italiani soffre di allergia al sole e il 3% di vitiligine: risposte e trattamenti nel nuovo Centro di Fotodermatologia dell’Ospedale Israelitico

Allergia al sole e vitiligine: nuove risposte all'Ospedale Israelitico

Il sole e la tintarella, tipiche dell’estate che si è appena conclusa, generalmente restituiscono un’idea di benessere e fanno bene alla pelle ma non è la regola. Tanto è vero che il 10-15%, con una incidenza pari al 70% nel sesso femminile e dunque un 30% in quello maschile degli italiani soffre di intolleranza o risulta ‘allergico’ al sole. Si parla a volte di un’irritazione provocata dalla semplice esposizione al sole, anche per pochi minuti per strada, nei casi più severi si tratta di una vera e propria fotodermatosi. Un fenomeno, spiega la Dire (www.dire.it), che è in continuo aumento dovuto a molti fattori tra i quali il cambiamento climatico oltre che ad una predisposizione individuale. La vitiligine è un’altra malattia della pelle che colpisce circa il 3% della popolazione e che si caratterizza per una depigmentazione cutanea altamente invalidante anche sotto l’aspetto psicologico.
Quando compare in zone visibili del corpo lo stigma sociale può essere difficile da affrontare ma le ‘confessioni’ di modelle, la prima Winnie Harlow e star del cinema, tra le ultime Kasia Smutniak, hanno contribuito e aiutano ancora a ribaltare il pregiudizio sociale che ne deriva. L’autunno che è alle porte rappresenta allora il momento ideale per effettuare un check up della pelle, grazie all’esperienza degli esperti e all’uso di macchinari di ultima generazione oggi è possibile: effettuare test fotodiagnostici per la prevenzione e terapia delle fotodermatosi, stabilire una corretta fotoprotezione e limitare i danni legati alla fotocarcinogenesi e al fotoinvecchiamento. I pazienti che soffrono di queste patologie da oggi possono trovare risposte e trattamenti nel nuovo ‘Centro di Fotodermatologia e Cura della Vitiligine’ che potenzia l’offerta sanitaria dell’Ospedale Israelitico che in questo modo è in grado di offrire ancor di più risposte alle esigenze di salute a tutti i cittadini di Roma, dell’intera Regione e non solo e ponendosi come centro leader in Europa per la Fotodermatologia grazie a collaborazioni scientifiche che lo pongono in un network accreditato.
Il Centro è stato presentato nell’esclusiva location della terrazza dell’Associazione Civita a Piazza Venezia, Roma alla presenza del suo Presidente il dottor Gianni Letta, della Presidente della Comunità ebraica di Roma, la dottoressa Ruth Dureghello, del Vicepresidente dell’Ospedale Israelitico, il dottor Fabio Calderoni e del Professor Giovanni Leone, consulente scientifico dell’ospedale che nella sua relazione è entrato nel merito dei nuovi protocolli e degli studi clinici in corso presso il nosocomio. E ancora il dottor Andrea Paro Vidolin, responsabile del Centro di Fotodermatologia e cura della Vitiligine il quale ha offerto ai presenti e agli spettatori di facebook, un quadro del problema e ha evidenziato il core dell’attività del centro che si pone come mission di perseguire un profilo: scientifico, clinico-assistenziale e sociale.
In collegamento da Detroit è intervenuto anche il professore Henry Lim, ‘President of American Academy of Dermatology’. Un’altra delle attività sociali principali che presto partirà presso l’Ospedale Israelitico, come anticipato dal Responsabile del Centro durante il suo discorso, è quella che coinvolgerà le scuole ebraiche di Roma al fine di sottoporre i ragazzi a check up e screening della pelle in vista della prossima estate. Un’occasione in più per ricordare loro l’importanza della protezione quando ci si espone al sole. Tutto questo è stato possibile grazie alla sensibilità della Assessora alle Scuole della Comunità Ebraica, la dottoressa Daniela Debach presente all’evento. Tra gli astanti naturalmente era presente anche il Direttore Generale dell’ospedale, il dottor Giovanni Naccarato. Mentre ha chiuso il ciclo degli interventi, la dottoressa Gabriella Ergasti, Direttrice Sanitaria dell’Ospedale Israelico.CALDERONI (ISRAELITICO): “CON FOTODERMATOLOGIA PIÙ SERVIZI AL CITTADINO”

 “Il progetto si pone nel solco del recupero affannoso della normalità che noi tutti inseguiamo al di là dell’emergenza Covid-19 che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo e per la quale ci siamo attivati come struttura sanitaria al servizio della città. Dunque siamo ben contenti di riprendere il filo del discorso che portiamo avanti da anni che è quello del massimo servizio alla cittadinanza con varie specialità mediche con l’obiettivo di offrire delle risposte concrete alle esigenze emergenti e più tradizionali. Questa della dermatologia è una specialità emergente in considerazione delle conseguenze che oggi il sole e i fenomeni dello stress possono provocare sulla cute delle persone. E’ opportuno affrontare queste problematiche tempestivamente. E infatti grazie a questo Centro di Fotodermatologia riusciamo ad andare ad aggredire nei tempi più opportuni, cioè preventivi, quelle che poi possono trasformarsi in patologie invalidanti. Credo sia sempre valido il motto ‘Prevenire è meglio che curare”. Così Fabio Calderoni, vicepresidente dell’Ospedale Israelitico di Roma a margine della presentazione del nuovo Centro di Fotodermatologia e cura della Vitiligine.ERGASTI (ISRAELITICO): “CUTE SANA FACILITA RAPPORTI INTERPERSONALI”

 “Il Centro di Fotodermatologia va a trattare le fotodermatosi e quindi la vitiligine, la psoriasi aggiungendo il trattamento di patologie che non trattavamo prima dell’ambito della dermatologia perchè ci occupavamo prettamente di carcinosi cutanee, quindi di tutte le affezioni dermatologiche maligne come i carcinomi spinocellulari, basocellulari e melanomi. Sono molto soddisfatta dell’integrazione dell’offerta attuale. Inoltre questo Centro in particolare tratterà patologie che non trovano riscontro nell’offerta sanitaria se non nel sistema privato. Sono patologie che sicuramente hanno un impatto sociale importante nelle relazioni tra le persone in quanto la pelle, nella sua totalità, è il nostro filtro. Per cui avere una cute sana facilita i rapporti e crea invece un disagio psichico in tutte le persone che sono affette da patolgie”. Così Gabriella Ergasti Direttrice Sanitaria dell’Ospedale Israelitico a margine della presentazione del nuovo Centro di Fotodermatologia e cura della Vitiligine presentato nella sede dell’Associazione Civita in Piazza Venezia a Roma.LEONE (ISRAELITICO): “CENTRO FOTODERMATOLOGIA IN NETWORK POLI AVANGUARDIA”

 “Gli studi sono di rilevanza internazionale in quanto con il collega Paro Vidolin negli anni passati abbiamo avviato e consolidato una serie di rapporti importanti con tutte le strutture leader sia a livello nazionale che internazionale. Oggi nel corso della Presentazione del nuovo Centro abbiamo avuto, in collegamento da Detroit, uno dei massimi esponenti delle Fotodermatologia mondiale, il Professor Henry Lim. E’ stato un onore averlo con noi perché è un’autorità indiscussa nel campo della fototerapia e fotodermatologia. Intendiamo adesso dedicarci ad ampliare questa rete di contatti internazionali. In più vogliamo avviare delle ricerche, alcune sono già in corso ed eseguite in collaborazione con altri centri. Io sono il Presidente della società Europea di Fotodermatologia quindi, in questa veste, ho facilità ad organizzare eventi e a relazionarmi con tutti gli studiosi a livello europeo e non solo. Forti di questa esperienza di lungo corso maturata insieme anche al dottor Paro Vidolin nell’ambito della fotodermatologia pensiamo di poter organizzare una serie di iniziative e ricerche proficue ed innovative per portare questo nuovo Centro all’avanguardia”. Così il professor Giovanni Leone, consulente scientifico dell’Ospedale Israelitico.PARO VIDOLIN: “FOTODERMATOLOGIA HA OBIETTIVO CLINICO-SOCIALE”

“Abbiamo deciso di istituire questo Centro unico in Italia per la Fotodermatologia e Cura della Vitiligine per offrire un servizio terapeutico a 360 gradi. In primis per la vitiligine, una malattia che colpisce il 3-4% della popolazione. In questi casi possiamo usare macchinari in nostra dotazione come quello della Fototerapia Total body fino alla microfototerapia mirata che ci permette di andare a trattare selettivamente le chiazze di vitiligine. Altra patologia che in questo modo può essere trattata è la psoriasi, una malattia purtroppo cronica-recidivante anche in questo caso attraverso la fototerapia riusciamo a offrire dei risultati terapeutici buoni. Ultimo campo di applicazione riguarda le fotodermatosi anche conosciute come le allergie al sole che vanno dal volgare eritema solare fino all’orticaria solare e addirittura le persone che non possono proprio esposti al sole. In questo modo riusciamo a fare indagini fotobiologiche con dei macchinari molto sofisticati che ci permettono di istiuire una strategia terapeutica di fofotoprotezione topica e sistemica personalizzata”, così all’agenzia di stampa Dire il dottor Andrea Paro Vodolin, responsabile del nuovo Centro a margine della presentazione avvenuta nella sede dell’Associazione Civita in Piazza Venezia a Roma. La mission del Centro è anche sociale tanto che a breve partirà una collaborazione con le scuole ebraiche di Roma: “L’obiettivo di questo programma educativo che sta per partire, al quale tengo molto,- spiega nel dettaglio Paro Vidolin- si rivolge agli adolescenti delle scuole ebraiche si pone lo scopo di insegnare come esporsi al sole, trasferire loro le strategie di fotoprotezione. In pratica come applicare la crema solare, quante volte applicarle nell’arco dell’esposizione durante la giornata. Infine vogliamo effettuare sui ragazzi degli screening per prevenire eventuali patologie legate ai raggi ultravioletti. L’esame si chiama check up del fototipo ed è rivolto a chi ha patologie ma anche a chi possiede una carnagione chiara o caratterizzata da nei ed ha familiarità con i tumori cutanei”. “L’autunno inoltre- aggiunge l’esperto- è il momento migliore per effettuare i check up della pelle una terapia desensibilizzante durante il periodo primaverile. Preparare la cute all’esposizione ai raggi ultravioletti e non avere nessuna sorpresa durante l’estate. Questo concerne le fotodermatosi per quanto riguarda la vitiligine i mesi di trattamento fototerapici sono quelli dell’autunno-inverno mentre in estate ci si espone al sole con le dovute precauzioni”.