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Tumore con fusione trk: larotrectinib non guarda l’età

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I nuovi dati confermano l’efficacia di larotrectinib per pazienti di ogni età con tumore con fusione trk, comprese le neoplasie del polmone e della tiroide

L’aggiornamento dei dati clinici di larotrectinib conferma il profilo di efficacia significativo e a lungo termine, e la buona tollerabilità di larotrectinib, farmaco oncologico di precisione, su una casistica globale di 175 pazienti adulti e pediatrici con tumore che presenti una fusione del gene NTRK. Inoltre, nuove sottoanalisi specifiche per istotipo tumorale nei pazienti con tumore del polmone e della tiroide, confermano le risposte durature, mostrando nel contempo un profilo di sicurezza favorevole. I risultati sono stati presentati nel corso di ESMO Virtual Congress 2020, che si è svolto dal 19 al 21 settembre.
“Le risposte significative e durature e il profilo di sicurezza di larotrectinib sono importanti per definire l’opzione di trattamento appropriata per i pazienti con tumore con fusione di NTRK,” afferma il Professor Ray McDermott, St. Vincent University Hospital and Tallaght Hospital, Irlanda. “Queste risposte sono clinicamente significative e sottolineano l’importanza di estendere l’esecuzione dei test per la fusione di NTRK, per riuscire ad identificare i pazienti che potrebbero beneficiare del trattamento con questa terapia.”

Dati di integrazione adulti e bambini

Nella analisi dei dati ad un prolungato follow-up (cut-off 15 luglio 2019) di 175 pazienti (116 adulti e 59 bambini) con tumore con fusione di NTRK, con larotrectinib è stato osservato un tasso di risposta globale (ORR) costante, valutato dall’investigatore, del 78% (95% CI 71–84): si sono osservati il 19% di risposte complete, il 59% di risposte parziali, il 13% di stazionarietà di malattia e il 7% di progressione di malattia. Il tasso di risposta globale (ORR) in 14 pazienti con metastasi al sistema nervoso centrale (CNS) è stato del 71% (95% CI 42-92).
La durata mediana della risposta (DoR) non era valutabile al follow-up mediano di 13,5 mesi, con un tasso di DoR a 12 mesi dell’81% (95% CI 73-89). La sopravvivenza libera da progressione (PFS) mediana era di 36,8 mesi (95% CI 25.7-NE) a un follow-up mediano di 13,8 mesi, con un beneficio prolungato per i pazienti rispetto alle precedenti analisi. La sopravvivenza globale (OS) mediana non è stata raggiunta al follow-up di 15,3 mesi; il tasso di OS mediana stimata a 12 mesi era del 90% (95% CI 85-95) e a 24 mesi era dell’83% (95% CI 75-90). Alla data del cut-off, 100 pazienti (57%) risultavano ancora in trattamento e 32 pazienti (18%) continuavano il trattamento dopo la progressione mantenendo un beneficio clinico.
Nella analisi di sicurezza su una popolazione di 279 pazienti (di cui 34 pazienti in trattamento con larotrectinib per oltre 24 mesi), gli eventi avversi (AEs) erano principalmente di grado 1 e 2, e non sono stati identificati eventi avversi non noti. Eventi avversi seri correlati al trattamento con larotrectinib sono stati riportati nel 5% dei pazienti (15/279); gli eventi seri di grado 3/4 più comuni erano l’aumento di alanina aminotransferasi, aumento di aspartato aminotransferasi e nausea (n=2 ciascuno).
“Sviluppato per trattare in modo specifico i tumori con fusione TRK, larotrectinib rappresenta un passo avanti significativo per il trattamento dei pazienti adulti e pediatrici con tumore con fusione di NTRK, rappresentando un vero cambiamento di paradigma nella cura in oncologia – poichè il trattamento si basa sul driver oncogeno e non sull’istotipo tumorale,” dichiara Scott Fields, M.D., Senior Vice President and Head of Oncology Development at Bayer’s Pharmaceutical Division. “Questi dati confermano l’efficacia clinica significativa di larotrectinib, con la casistica più numerosa e il follow-up più duraturo tra gli inibitori di TRK e rafforza il nostro impegno di lunga data nello sviluppo di trattamenti innovativi per i pazienti.”

Larotrectinib nei tumori del polmone e della tiroide

In una sottoanalisi di 14 pazienti adulti pretrattati affetti da tumore del polmone metastatico con fusione genica del recettore tirosin-chinasico neutrofico (NTRK), il tasso di risposta globale (ORR) è del 71% (95% CI 42-92%) ad un ulteriore anno di follow-up, con 1 risposta completa, 9 risposte parziali, 3 stazionarietà di malattia e 1 progressione di malattia. Nei pazienti con metastasi cerebrali (n=7), l’ORR era del 57% (95% CI 18-90). Ad un follow-up mediano di 12,9 mesi la DoR mediana non era valutabile (95% CI 5.6-NE mesi). La DoR stimata a 12 mesi era dell’88%. Ad un follow-up mediano di 14,6 mesi, la PFS mediana non è stata raggiunta (95% CI 7.2–NE), il tasso di PFS stimato a 12 mesi o oltre era del 69%. La OS mediana non è stata raggiunta (95% CI 17.2-NE) al follow-up mediano di 12,6 mesi e il 91% dei pazienti era vivo a 12 mesi. Larotrectinib è stato ben tollerato per tutta la durata del trattamento (2,1 a 39.6+ mesi), con tre dei sette pazienti con metastasi CNS ancora in trattamento al tempo del cut-off. Gli eventi avversi (AEs) correlati al trattamento erano principalmente di grado 1 e 2, confermando il profilo di sicurezza a lungo termine di larotrectinib.
Nella casistica di 28 pazienti (adulti e pediatrici) affetti da tumore della tiroide metastatico o localmente avanzato con fusione TRK, l’ORR era del 75% (95% CI 55-89), con 2 risposte complete e 19 risposte parziali. L’ORR era del 29% nei pazienti con tumore anaplastico (n. 7), un sottotipo di tumore della tiroide raro e aggressivo. Tutti e quattro i pazienti con metastasi cerebrali al basale hanno ottenuto una risposta parziale, tre di loro stanno proseguendo il trattamento. Mentre la DoR mediana non era valutabile (95% CI 14.8-NE mesi) ad un follow-up mediano di 10,2 mesi, la DoR stimata a 12 mesi era del 95% (95% CI 85-100). La PFS mediana non era valutabile (95% CI 16.6-NE mesi) ad un follow up mediano di 12,8 mesi; la PFS stimata era dell’81% (95% CI 67–96) a 12 mesi e del 70% (95% CI 45–94) a 18 mesi. La OS mediana era di 27,8 mesi (95% CI 16.7-NE) con una OS stimata a 12 mesi del 92% (95% CI 82-100). Nei pazienti con tumore della tiroide anaplastico, la OS mediana era di 14,1 mesi (95% CI 2.6-NE); nei pazienti con carcinoma tiroideo differenziato la OS mediana non è stata raggiunta. Gli eventi avversi erano per la maggior parte di grado 1 e 2, a ulteriore dimostrazione della sicurezza e tollerabilità di larotrectinib.
I dati della casistica integrata derivano dai tre studi clinici di larotrectinib (NCT02122913, NCT02576431 e NCT02637687) nei pazienti adulti e pediatrici con tumore con fusione di NTRK. I dati dei sottogruppi dei pazienti affetti da tumore del polmone e tumore della tiroide sono tratti da due studi clinici di larotrectinib (NCT02122913 e NCT02576431).

Larotrectinib

Larotrectinib, primo farmaco tra gli inibitori orali di TRK, è stato sviluppato esclusivamente per trattare tumori che presentino un gene di fusione NTRK. Il farmaco ha dimostrato elevati tassi di risposta e risposte durature in un periodo di tre anni, sia in pazienti adulti che pediatrici affetti da tumore con fusione di TRK, compresi i tumori del sistema nervoso centrale (CNS). Larotrectinib possiede la casistica più numerosa e il follow-up più prolungato rispetto ad altri inibitori di TRK. Gli studi sono attualmente in corso; i dati relativi a 153 pazienti sono stati pubblicati su The Lancet Oncology, e ulteriori aggiornamenti saranno presentati nei prossimi congressi scientifici.
Larotrectinib è stato approvato a settembre 2019 nell’Unione Europea per il trattamento di pazienti adulti e pediatrici con tumori solidi che presentino una fusione genica del recettore della tirosinchinasi neurotrofica (NTRK), con malattia localmente avanzata o metastatica, nei quali la resezione chirurgica possa causare una grave morbidità, o che non hanno opzioni di trattamento soddisfacenti. Larotrectinib ha ricevuto l’approvazione regolatoria in numerosi mercati mondiali compresi Stati Uniti, Brasile e Canada. Le sottomissioni regolatorie in altri Stati sono in corso o programmate.
In seguito all’acquisizione di Loxo Oncology da Ely Lilly and Company a febbraio 2019, Bayer ha ottenuto la licenza esclusiva per lo sviluppo e la commercializzazione a livello globale, di larotrectinib e dell’inibitore di TRK in fase di sviluppo clinico selitrectinib (BAY 2731954).

Tumori con fusione TRK

Un tumore con fusione di NTRK si riscontra quando un gene NTRK si fonde con un altro gene non correlato, generando una proteina TRK alterata. La proteina alterata, o proteina di fusione TRK, diventa costitutivamente attiva o sovraespressa e innesca segnalazioni a cascata, agendo come fattore oncogenico e favorendo la proliferazione e la sopravvivenza cellulare. I tumori con fusione di NTRK non si limitano a specifici istotipi, ma possono interessare qualsiasi organo nell’organismo. La fusione genica si può osservare con frequenza variabile in diversi tumori solidi in pazienti adulti e pediatrici, tra i quali tumori del polmone, della tiroide, del tratto gastroenterico (colon, colangiocarcinoma, pancreas e appendice), nei sarcomi, nei tumori del sistema nervoso centrale (glioma e glioblastoma), nei tumori delle ghiandole salivari (carcinoma secretorio simil mammario) e in alcuni tumori pediatrici (tra cui fibrosarcoma infantile e sarcomi dei tessuti molli).

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