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Concorso docenti: Pd e opposizione spingono per il rinvio

Concorso straordinario docenti: dopo la bocciatura dei sindacati anche Pd e partiti di opposizione chiedono il rinvio. M5s e Italia Viva contrari

Concorso straordinario docenti: dopo la bocciatura dei sindacati anche Pd e partiti di opposizione chiedono il rinvio. M5s e Italia Viva contrari

Il concorso straordinario per i docenti non s’ha da fare. Non ora. Dopo la bocciatura dei sindacati arriva anche quella della politica, con prese di posizione che vanno dal Pd alla Lega per chiedere che non si faccia ora. Sia per i rischi legati ai contagi da Covid, sia per la ciriticità legata a eventuali aspiranti in quarantena, sia per il pasticcio in corso relativo alle graduatorie. E c’è chi ritiene più giusta, nei confronti dei precari, una stabilizzazione per titoli.

A difendere la scelta di fare il concorso dal 22 ottobre, spiega la Dire (www.dire.it), è Il Movimento 5 stelle, che lo ritiene fondamentale. A favore dello svolgimento del concorso subito anche Italia viva, che è contraria all’ennesimo rimando: “Le scuole hanno bisogno di docenti a tempo indeterminato”.

VERDUCCI (PD): NO CONCORSI IN PANDEMIA, TUTELARE SICUREZZA

“È sbagliato e contro ogni buon senso convocare concorsi in piena pandemia. Ci sono innumerevoli quarentene dovute a contagi scolastici. Non capisco come si possa ignorare tutto questo. In questo quadro la priorità è la sicurezza di personale scolastico, studenti e famiglie. È assurdo voler forzare la mano sulla convocazione del concorso. È assolutamente controproducente volerlo tenere all’avvio di un anno scolastico partito tra innumerevoli difficoltà e che andrebbe messo al riparo da ulteriori rischi”. Così in una nota il senatore Pd Francesco Verducci, vice Presidente Commissione Cultura e Istruzione.

“Ed è assolutamente scorretto – prosegue – impedire ai docenti in quarantena di perdere l’unica possibilità che hanno dopo tanti anni di precariato, non prevedendo finestre per recuperare le prove concorsuali. Serve un intervento politico, la scuola ha bisogno di docenti stabili. ll Governo apra con urgenza un tavolo sul precariato e sul reclutamento, è l’unico modo per tenere insieme l’obiettivo della sicurezza e l’obiettivo finalmente delle stabilizzazioni necessarie”, conclude Verducci.

ORFINI (PD): SI RINVII CONCORSO DOCENTI E SI APRA TAVOLO

“Oggi è stata annunciata la data del concorso straordinario per gli insegnanti precari. Sarà il 22 ottobre, dunque durante l’ordinario periodo di insegnamento e con la pandemia ahinoi ancora in corso. Il tutto mentre in quasi ogni angolo d’Italia il caos delle graduatorie sta creando problemi e ritardi“. Lo scrive su Facebook Matteo Orfini, deputato del Partito democratico. Poi, prosegue: “Di più: se chi deve partecipare al concorso per provare dopo anni di sfruttamento ad essere stabilizzato – prosegue- dovesse quel giorno trovarsi in quarantena cautelare o peggio ammalato, perderà l’occasione della vita perché non è stata prevista una finestra di riserva nemmeno per casi così gravi. Insomma, al caos delle graduatorie, alle difficoltà enormi di gestire un anno così particolare, si è scelto di aggiungere un ulteriore elemento destabilizzante. Quando insieme al senatore Francesco Verducci e a tanti precari spiegavamo che sarebbe stato più serio e giusto procedere a una stabilizzazione per titoli e servizio conclusa a fine anno da un colloquio selettivo volevamo semplicemente evitare questo caos. Siamo ancora in tempo. Si rinvii il concorso (come chiesto oggi dal Pd) e si apra un tavolo sulla stabilizzazione per trovare la soluzione migliore”, conclude Orfini.

SALVINI: NO AL CONCORSO, SI STABILIZZINO PRECARI

“Scuola, proposta formale della Lega: non fare nessun concorso in un periodo delicato come questo, con rischi per la salute e migliaia di cattedre ancora vuote, e stabilizzare le migliaia di precari che insegnano già da anni. Questa settimana chiediamo la calendarizzazione della mozione di sfiducia nei confronti del ministro Azzolina. Se il Pd è coerente, voti per mandarla a casa”. Lo dice il segretario della Lega Matteo Salvini.

GELMINI (FI): CONCORSO DOCENTI IL 22/10? RIDICOLO

“È ridicolo prevedere, dal 22 ottobre al 9 novembre, le prove del concorso docenti. I nostri istituti e i nostri ragazzi sono già stressati da un inizio anno complicato. Andare ad appesantire ulteriormente questi delicati mesi per dei test che coinvolgeranno circa 60mila precari, che dovranno dunque assentarsi dal lavoro, causando altre ore di didattica in fumo, vuol dire non avere a cuore il regolare percorso formativo degli studenti. Un governo lontano dalla realtà, distratto e inconcludente persevera negli errori, il ministro Azzolina dimostra ancora una volta la sua inaccettabile superficialità”. Lo afferma Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

BERNINI: CONCORSO ALTRO ENORME PASTICCIO

“Dopo le graduatorie provinciali zeppe di errori, si annuncia un altro enorme pasticcio con il concorso straordinario che si terrà in piena emergenza Covid e in pieno anno scolastico. Molti degli aspiranti saranno infatti esclusi perché in isolamento a causa di casi emersi nelle classi in cui insegnano: dopo il danno la beffa, insomma, visto che l’assenza per cause di forza maggiore non dà diritto ad alcuna forma di recupero. Dopo la riapertura si sono già perse milioni di ore di lezione a causa dei ritardi e delle difficoltà organizzative, con orari dimezzati e aule mancanti. Ora i 70 mila insegnanti che parteciperanno al concorso saranno sottratti al loro lavoro, così come i commissari, causando un ulteriore rallentamento dei piani didattici. La ministra Azzolina è veramente diabolica nel perseverare gli errori”. Lo dice la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.

M5S: RINVIARE CONCORSO? NO, SAREBBE PRESA IN GIRO

“Respingiamo al mittente la proposta di rinviare il concorso straordinario per la scuola giunta oggi dalla responsabile scuola del Partito Democratico. Fosse stato per noi avremmo fatto tenere le prove ad agosto (o un concorso ordinario per tutti), ma con il superamento del test a crocette e l’introduzione della prova a risposta aperta abbiamo concordato il procrastinarsi della data all’autunno. Ora che siamo in dirittura d’arrivo per l’inizio delle prove, previsto per il 22 ottobre, un ulteriore rinvio sarebbe una presa in giro per gli oltre 60.000 candidati, senza contare il mezzo milione di candidati al concorso ordinario che verrebbe di conseguenza spostato in avanti. Non possiamo permetterlo”. Lo dicono gli esponenti del MoVimento 5 Stelle in commissione Istruzione al Senato.

IV: CONCORSO FONDAMENTALE, SERVONO INSEGNANTI

“La scuola ha bisogno di insegnanti preparati e selezionati, perché la qualità dell’insegnamento per i ragazzi è fondamentale”. Lo dichiara Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera. “Questa maggioranza, tutta la maggioranza – continua – come primo atto di governo ha deciso di investire sulla scuola, anche attraverso l’assunzione a tempo indeterminato di 65.000 docenti. Lo ha fatto decidendo due concorsi: uno straordinario, riservato a chi ha più di tre anni di insegnamento, e uno ordinario. Ricordo che a questi si aggiungono i 13.000 del concorso ordinario per infanzia e primaria. Posti quelli, decisi a gennaio, che serviranno a malapena a coprire le cattedre vacanti di quest’anno. E l’anno prossimo avremo altri 40.000 pensionamenti. La legge, con relativa copertura economica, è stata votata dal Parlamento a inizio anno. I concorsi dovevano svolgersi prima di giugno ma a causa del Covid, sono slittati. Il ministero si è reso disponibile a farli a luglio ma il Pd ha chiesto un nuovo rinvio a settembre, dopo l’avvio dell’anno scolastico. Adesso il Pd, attraverso la responsabile scuola, chiede di rinviare a Natale” .

“Un concorso docenti svolto durante l’anno in corso sarà comunque non semplice, anche a Natale. Ma occorre forse chiarirsi sulla questione di fondo: servono insegnanti a tempo indeterminato per dare ai ragazzi certezze e stabilità? Serve un concorso e una selezione per avere insegnanti stabilizzati? Più si rimandano i concorsi, più questa certezza si allontana“, conclude.

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