Site icon Corriere Nazionale

Unicef consegna 67 tonnellate di aiuti a Beirut

Libano: nuovo Rapporto Unicef a un anno dalle esplosioni di Beirut. I bisogni dei bambini sono ancora gravi, il 98% delle famiglie ha bisogno di aiuto

On 8 August 2020 in Beirut, Lebanon, a view of buildings severely damaged by the massive explosion that took place on 4 August. Just after 6pm on Tuesday, 4 August, a catastrophic explosion tore through Beirut, leaving at least 100 dead and more than 4,000 injured. The blast destroyed and damaged buildings across the city, leaving some 300,000 people without homes. Children are among the dead, injured and traumatized. Already over-stretched hospitals and health services have been overwhelmed, and critical infrastructure – including Beirut’s main port – has been destroyed or disrupted. The explosion could not have come at a worse time for Lebanon’s children and families, the latest crisis in already challenging circumstances. Since October 2019, Lebanon has faced dramatic and deteriorating economic and socio-political challenges, amidst the country’s worst economic crisis since the 1975-1990 civil war, and against the economic impact of the longstanding Syrian conflict. Even before the impact of COVID-19, families were struggling in the face of devaluing currency, job losses and rapid inflation, together with daily power cuts, a lack of safe drinking water and limited public healthcare. Since last September, prices for basic items such as food and shelter have increased by 169 per cent, dramatically reducing families’ purchasing power and forcing hard choices between life’s essentials. And that was before the impacts of COVID-19 and associated restrictions. The combined impact of the COVID-19 outbreak and the economic freefall on people’s livelihoods is catastrophic, particularly for the most vulnerable. In the months to come families face worsening hunger and food insecurity: according to a June 2020 World Food Programme survey, two out of every three Lebanese households have seen their income drop since last year, and the impact of COVID-19 has pushed nearly one out of every three Lebanese into unemployment so far. Many families are reducing thei

Esplosione Beirut: l’Unicef è riuscito a consegnare in Libano 18 carichi di aiuti umanitari essenziali, per un totale di 67 tonnellate

L’UNICEF è riuscito a consegnare in Libano 18 carichi di aiuti umanitari essenziali, per un totale di 67 tonnellate, tramite due spedizioni aeree e rotte commerciali di trasporto merci per aiutare i bambini e le famiglie colpite dalle esplosioni di Beirut all’inizio di agosto. Gli aiuti comprendono dispositivi di protezione individuale (DPI), materiale medico, igienico-sanitario e nutrizionale.

L’UNICEF è stato in grado di intervenire immediatamente dopo l’esplosione, distribuendo i rifornimenti preposizionati che erano in stock subito dopo l’esplosione. Allo stesso tempo, l’UNICEF si è adoperato per procurarsi ulteriori forniture umanitarie in loco, ove possibile, compresi i dispositivi di protezione individuale (DPI), i kit di prevenzione e controllo delle infezioni (IPC) e altri articoli per l’igiene, oltre a forniture a sostegno dell’assistenza psico-sociale dei bambini colpiti. Per completare le forniture acquistate localmente, sono stati inviati ulteriori aiuti dal Magazzino generale dell’UNICEF di Copenaghen verso Beirut, con ulteriori spedizioni previste nei prossimi giorni e settimane.

“Prima che la polvere cominciasse a depositarsi, le squadre dell’UNICEF stavano lavorando per assicurare che i rifornimenti umanitari di cui c’era urgente bisogno potessero raggiungere i bambini e le famiglie colpite il più presto possibile”, ha dichiarato la Rappresentante dell’UNICEF per il Libano Yukie Mokuo. “Le vite dei bambini sono state sconvolte. Assicurare che le famiglie abbiano i loro bisogni primari soddisfatti permetterà loro di iniziare a ricostruire la loro vita e di guardare al futuro”, ha aggiunto.

Considerato che il numero di casi di COVID-19 nel Paese continua a crescere, l’UNICEF è stato anche in grado di consegnare più di 3,5 milioni di dollari di Dispositivi di Protezione Individuale e kit di prevenzione e controllo delle infezioni  – particolarmente essenziali dato che 10 container di DPI sono stati distrutti durante le esplosioni.

“Mentre le famiglie lottano per ricostruire dopo il caos delle esplosioni, insieme alla crisi economica in corso e alla minaccia aggiuntiva del COVID-19, il sostegno dei nostri donatori e partner è stato assolutamente fondamentale, ma bisogna ancora fare molto di più”, ha detto Mokuo. “Ora è il momento che la comunità internazionale si schieri con il popolo libanese e si assicuri che riceva l’aiuto e l’assistenza necessari”.

Gli aiuti umanitari sono stati forniti con l’assistenza dell’European Civil Protection and Humanitarian Aid Operations (ECHO) dell’Unione Europea e del governo del Belgio e attraverso una donazione della Sanofi Foundation.

“L’UNICEF richiede più di 46,7 milioni di dollari per rispondere ai bisogni immediati dei bambini e delle famiglie nei prossimi tre mesi. La risposta si concentra sul mantenimento dei bambini al sicuro, sulla riabilitazione dei servizi essenziali di base e sul fornire agli adolescenti e ai giovani le competenze di cui hanno bisogno per partecipare allo sforzo di ricostruzione del loro Paese – il tutto limitando la diffusione del COVID-19. I bambini del Libano hanno bisogno della nostra attenzione e del nostro aiuto. Non dimentichiamoli”, ha detto il Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo.  

È possibile aiutare i bambini del Libano con donazioni tramite: https://donazioni.unicef.it/landing-emergenze/emergenza-beirut

Exit mobile version