Caso bonus 600 euro, Sos Partita Iva: colpa del Governo


Caso bonus Inps da 600 euro, interviene Sos Partite Iva: “Parlamentari alla gogna, ma l’errore è del governo. Troppo facile fare i moralisti ora”

Caso bonus Inps da 600 euro, interviene Sos Partite Iva: "Parlamentari alla gogna, ma l’errore è del governo"

“E’ troppo facile unirsi al coro dei moralisti, va fatta un’analisi seria ed oggettiva. Il danno l’ha causato il governo“. Cosi’ Andrea Bernaudo, fondatore di Sos Partita Iva e presidente di Liberisti italiani, intervistato dalla Dire (www.dire.it), interviene sul bonus da 600 euro richiesto dai parlamentari.

“I 600 euro, cosi’ come il contributo a fondo perduto per autonomi e ditte individuali, che assieme al piccolo taglio dell’Irap per le aziende, sono stati l’unico vero ristoro ricevuto da questa parte di lavoratori, sono stati insufficienti e non hanno di certo colmato le perdite dovute al lockdown”, sottolinea.

Per cui quei “sussidi devon esser visti come un magro risarcimento nei confronti di chi si e’ vista imporre la chiusura coatta di quasi tutte le attivita’ produttive come unica misura di contenimento del contagio da covid 19. Noi Liberisti Italiani e Sos partita Iva avevamo chiesto invece una riduzione delle cartelle esattoriali per il passato, il dimezzamento delle tasse per il 2020 e la riforma fiscale strutturale per il 2021″, spiega.

Avevamo chiesto un intervento che l’Italia aspetta da 25 anni, per allineare il nostro total tax and contribution rate al di sotto della media Ocse e non restare 20 punti sopra”, insiste Bernaudo.

“Questa tragedia della pandemia poteva essere almeno, per la nostra gia’ fragile economia, l’occasione per riformare in modo strutturale il fisco in Italia, la cui oppressione su chi produce e’ la vera zavorra di cui dobbiamo liberarci. Ma comunque per tornare su quei contributi (seppur minimi) gli stessi avrebbero dovuto escludere coloro che svolgessero attivita’ per le quali e’ prevista indennita’ e stipendio pubblici e non ci voleva certo un genio per prevederlo”, continua Bernaudo.

“Oltre a svergognare ex post chi, di fatto, non ha commesso alcun illecito ci si dovrebbe quindi interrogare sull’incompetenza del governo che non solo non ha fatto finora alcuna riforma strutturale, ma ha buttato e continua a buttare miliardi (anche nel decreto di agosto) in bonus e sussidi, arrivati (come i 600 euro) perfino agli stipendiati dallo Stato che non hanno minimamente risentito della pandemia in termini economici, come i 5 ‘onorevoli’ alla gogna. A noi sembra che questa cagnara sia l’ennesima operazione di distrazione di massa. Stampa e palazzi del potere vogliono buttare l’osso al popolo delle partite Iva e delle imprese a cui vengono offerti in pasto questi 5 gaglioffi, che avrebbero dovuto rinunciare a quei soldi, anche se previsti per loro, incredibilmente, dal dpcm del Governo”, attacca il fondatore di Sos Partita Iva e presidente di Liberisti italiani.

“Le partite iva e le imprese, ma il buon senso, chiedono per l’Italia una benefica riduzione degli sprechi veri e dell’intervento dello stato nell’economia (circa 180 miliardi di spesa pubblica allargata) e una conseguente drastica detassazione per tutte le attivita’ produttive. Ma si sa in Italia pur di non parlare di questo, perche’ di spesa pubblica clientelare si nutrono tutti i partiti politici dominanti, tutti statalisti, parleremo a lungo di questi 5 onorevoli che saranno messi in croce, anche giustamente, ma solo rei di aver rispettato una legge fatta male dal governo”.

La maggioranza – conclude – continuera’ ad elargire bonus e a non fare le riforme strutturali che servono al paese, continuando indisturbata a non tagliare la spesa pubblica e a riformare il fisco”.