Il pediatra: no a gelati tutti i giorni ai bimbi piccoli


La pediatra Anna Maria Staiano, vicepresidente della Sip, consiglia: “No a gelati tutti i giorni sotto i 5 anni di età”

La pediatra Anna Maria Staiano, vicepresidente della Sip, consiglia: "No gelati tutti i giorni sotto i 5 anni di età"

L’estate rappresenta per la maggior parte dei bambini un momento di grande svago e spensieratezza. Questa sensazione di libertà tende ad associarsi a una maggiore tendenza agli ‘strappi’ alle regole alimentari abituali. Perciò, è importante fornire ai genitori dei bambini sotto i 5 anni delle nozioni fondamentali di sana e corretta alimentazione, per evitare eventi spiacevoli durante le vacanze, e per far sì che il rientro non si associ ad un eccessivo incremento ponderale“. Lo dichiara Anna Maria Staiano, vicepresidente della Società italiana di pediatria (Sip), che in un articolo pubblicato sul sito ufficiale della Sip, precisa subito: “Non bisogna dare il gelato tutti i giorni perchè, dal punto di vista nutrizionale, rappresenta un vero e proprio pasto e non va consumato più di 2-3 volte a settimana”.

Poi la specialista entra nel merito della dieta alimentare, fornendo utili consigli su cosa fare e gli errori da evitare. “Bere tanta acqua– spiega l’esperta- rappresenta la prima regola per evitare l’insorgenza di disidratazione e colpi di calore, soprattutto nei bambini più piccoli che sono maggiormente a rischio quando ci si trova in zone calde, ancor di più se con clima umido. Se il bambino non gradisce l’acqua, a partire dai 3 anni si può somministrare del the preparato in casa“.

“I bambini vanno abituati fin dai primi anni di vita a consumare quotidianamente frutta fresca di stagione, che è ricca di minerali, vitamine, acqua e fibre. La frutta non andrebbe mai sostituita con i succhi di frutta, soprattutto se confezionati. A pranzo- prosegue la pediatra- quando si è in spiaggia, bisogna preferire piatti unici e leggeri, che possano sostenere il bambino nelle attività quotidiane senza appesantirlo eccessivamente. Una buona opzione sono le insalate di risoo anche i panini, conditi con verdure fresche, olio a crudo, prosciutto o mozzarella. Le fonti proteiche migliori sono il pesce ed i legumi, per garantire un apporto adeguato di grassi omega-3 e vitamine. Sì anche a latticini e uova (ricchi di calcio e vitamina D). Limitare, invece, l’assunzione di carne rossa, preferendo le carni bianche, meno grasse e più digeribili”.

Nelle indicazioni fornite dalla vicepresidente della Sip sono evidenziati anche i cibi da evitare come “le bevande zuccherate che tendono a saziare eccessivamente il bambino, riducendo l’introito di alimenti più completi dal punto di vista nutrizionale. Inoltre, l’utilizzo abituale di bevande troppo ricche di zuccheri semplici aumenta notevolmente il rischio di obesità. Sono sconsigliati– prosegue Anna Maria Staiano- i piatti eccessivamente ricchi di grassi o troppo elaborati, come paste al forno e pizze ripiene, in quanto richiedono tempi di digestione prolungati. Le fritture vanno evitate – conclude all’agenzia Dire (www.dire.it) – soprattutto nei bambini sotto i 3 anni di età“.