Vittime marocchinate: la storia di Don Enrico Jannoni


L’Associazione nazionale vittime delle marocchinate riporta alla luce la storia di Don Enrico Jannoni, trucidato a Vallecorsa nel 1944 dai coloniali francesi

L'ANVM, Associazione nazionale vittime delle marocchinate, ricorda le violenze all'Isola d'Elba dopo lo sbarco francese nel 1944.

Riemerge dagli archivi la storia di un sacerdote, trucidato nel 1944 dai soldati coloniali francesi per aver difeso alcune donne che stavano per essere stuprate. La vicenda è stata riportata alla luce da Emiliano Ciotti, ricercatore storico e presidente dell’associazione nazionale vittime delle marocchinate.

Il sacerdote si chiamava Enrico Jannoni, era un padre missionario dell’ordine religioso dei Redentoristi e il fatto accadde il 20 maggio 1944 a Vallecorsa (FR).

“Padre Enrico Jannoni si trovava a Vallecorsa, dove era nato, per far visita alla mamma e ai parenti – dice Emiliano Ciotti – in contrada Farna si imbatté in un gruppo di militari magrebini francesi che stavano tentando di abusare sessualmente alcune donne italiane. Questo suo gesto di coraggio gli costò la vita. Preso dai militari alleati, venne portato in contrada Ponte la Mola e lì vilmente trucidato.

La sua vicenda è stata dimenticata per 76 anni – conclude il presidente dell’ANVM – il nostro sodalizio rivolge un appello al Sindaco di Vallecorsa, al presidente della provincia di Frosinone e al presidente della Regione Lazio, affinché sia avviata la procedura per chiedere al Presidente della Repubblica il conferimento della medaglia d’Oro al Valor Civile a questo coraggioso sacerdote, che testimoniò con la vita l’attaccamento ai Valori del sacerdozio e della missione pastorale.”