Pericolo Gaslighter: ecco perché bisogna temerlo


Pericolo Gaslighter nelle coppie: quando una persona tende a dominare l’altra al fine di svilirla e annientarla psicologicamente

Pericolo Gaslighter nelle coppie: quando una persona tende a dominare l’altra al fine di svilirla e annientarla psicologicamente

Quando si parla di amore e coppia, le immagini che si affollano nella nostra mente rimandano all’idea di unione, collaborazione, sintonia, affetto e condivisione. Non tutte le relazioni, purtroppo, si identificano con questi concetti, esistono casi in cui una delle due parti tende a dominare l’altra al fine di svilirla e annientarla psicologicamente per prendere il pieno controllo della coppia.

Il dott. Dario Grigoli Psicologo Psicoterapeuta di Guidapsicologi.it illustra quali sono i campanelli d’allarme per riconoscere che si è vittima di un gaslighter e quali sono le tecniche per arginarne gli attacchi e mettersi al riparo da un processo di distruzione della persona.

Chi è il gaslighter?

«Il gaslighter è uno dei partner all’interno di una coppia, sia uomo che donna. Il gaslighter può essere dunque sia il marito che moglie, sia il fidanzato che la fidanzata, comunque un convivente, il quale svaluta in modo subdolo e silente, quasi invisibile, il proprio partner. Il gaslighter arriva a negare ogni tipo di evidenza, perfino le azioni compiute dal compagno/a, gli atti i pensieri, le parole pronunciate durante una conversazione. La finalità del gaslighter è quella di annientare psicologicamente il proprio compagno/a ed avere il pieno controllo della relazione di coppia.»

Fino a che punto può essere pericoloso il fenomeno del gaslighting?

«Il gaslighter è una persona aggressiva e anche se la sua aggressività si gioca in modo silenzioso, è una persona molto pericolosa. La vittima può infatti arrivare a soffrire di depressione cronica, sentendosi responsabile di atti che non ha compiuto,e ancora può sviluppare forti stati di ansia poiché sente vengono messe in discussione non solo le sue parole ma perfino la sua identità. La svalutazione continua a cui è sottoposta la vittima è un vero e proprio attacco all’autostima della persona.»

Come riconoscere un gaslighter?

«Riconoscere il gaslighter per la vittima non è molto semplice poiché il gaslighter è un abile manipolatore che sfrutta l’atteggiamento di chi usa “il bastone e la carota”. Il gaslighter agisce in modo subdolo, e per questo non sempre è visibile il suo modo di svalutare la vittima. Tuttavia, possiamo riconoscere il gaslighter quando osserviamo questi campanelli di allarme:

  1. Ci sentiamo svalutati continuamente

  2. Il partner mostra scarsa fiducia in noi

  3. Il partner limita la nostra iniziativa nelle scelte e nelle azioni che riguardano la coppia

  4. Viviamo la relazione con costante sentimenti di colpa e di vergogna

  5. Il partner trova ogni scusa per biasimare noi ed il nostro modo di agire».

Tecniche di difesa per proteggersi da gaslighting

Se riusciamo a riconoscere di essere vittima, per difendersi occorre mettere in atto alcune di queste azioni:

  1. Confidarsi con qualcuno ed evitare l’isolamento: questo vi permetterà di rimanere lucidi ed evitare il crollo dell’autostima

  2. Mantenere il più possibile un grado di autonomia rispetto alla vostra sfera personale, non confidarsi troppo né affidarsi totalmente al partner che potrebbe in questo modo continuare a controllare la vostra vita

  3. Uscire dalla relazione: la relazione con un gaslighter è una relazione malata, per cui è opportuno allontanarsi e chiudere la relazione stessa per evitare di ammalarsi ulteriormente.

Gaslighter si diventa?

«Lo si diventa in particolari circostanze, quando ad esempio una relazione è insoddisfacente. Una coppia può andare in crisi e la convivenza può innescare così comportamenti di competizione che sfociano nel gaslighting da parte di uno dei due partner. È pur vero che ci sono predisposizioni ad agire in modo così subdolo. Il gaslighter è in genere una persona che non è capace di esprimere apertamente i propri bisogni individuali all’interno della coppia, e per questa sua incapacità sviluppa mezzi di aggressione inconsci molto dannosi. Il gaslighter molto spesso agisce inconsapevolmente, ma ci sono anche gaslighter consapevoli del proprio modo di agire.»

E se il gaslighter sono io?

«Se riconosciamo di esserlo, vuol dire che non stiamo bene all’interno della coppia e questo deve portarci a chiederci perché stiamo male in quella relazione. Se risaliamo all’origine del nostro disagio di relazione, attraverso l’aiuto di uno psicologo possiamo superare la nostra crisi personale e quella della coppia. Questo è l’unico modo per smettere di essere gaslighter.»

Come smettere di essere gaslighter?

«La psicoterapia individuale permette di risalire alle dinamiche inconsce che ci spingono ad aggredire il partner in modo subdolo e silenzioso. Superare questi ostacoli psicologici permette al gaslighter di ritrovare la serenità emotiva necessaria a stare bene con se stessi e nella coppia. Anche la psicoterapia di coppia può essere d’aiuto, a condizione che siano entrambi i partner a voler superare la situazione di crisi in cui si trovano.»

I primi passi per uscire da questa drammatica situazione destinata unicamente a peggiorare, pur essendo apparentemente semplici, per la vittima risultano molto difficili da compiere. Prima di tutto bisogna riconoscere il problema, ammetterlo a se stessi e decidere di affrontarlo.

Affidarsi agli altri, eliminare il senso di colpa e di vergogna, avere fiducia nella possibilità di un riscatto e desiderare di riprendere possesso della propria vita sono i requisiti principali per eliminare definitivamente l’azione del gaslighter.