I Desideri tornano con il nuovo album “96/97”


I Desideri tornano con il nuovo album di inediti “96/97”: quando il pop è “Made in Napoli”, ecco la videointervista ai due artisti

I Desideri tornano con il nuovo album di inediti “96/97”: quando il pop è “Made in Napoli”, ecco la videointervista ai due artisti

A metà tra pop neomelodico e rap, con i loro pezzi ‘Made in Napoli’, I Desideri (i fratelli Salvatore e Giuliano Desideri) hanno conquistato i loro conterranei ma anche un grosso numero di coetanei in giro per l’Italia.

I due ragazzi sono, infatti, i rappresentanti di una scena in continuo movimento e in forte ascesa. Dopo aver fatto parte della colonna sonora di ‘Gomorra’ e aver raccolto milioni di views e streams, il duo torna con il secondo album di inediti, ’96/97′. Il titolo, come si può ben intuire, simboleggia gli anni di nascita dei due fratelli. Il disco, come hanno spiegato Salvatore e Giuliano in un’intervista ai microfoni di Diregiovani (www.diregiovani.it), “rappresenta un passaggio fondamentale tra ciò che eravamo, ciò che siamo e ciò che vorremmo essere”. Una sorta di excursus tra passato, presente e futuro del duo.

 

Tredici le tracce inedite che raccontano il passaggio dalla trap più pura a un pop contaminato da varie influenze. È, insomma, l’album ‘del cambiamento’ e l’affermazione di due ragazzi che nella musica ci sono nati. Figli d’arte del cantante neomelodico Nico Desideri, Salvatore e Giuliano hanno iniziato nel 2011 proprio insieme al padre, incidendo diversi brani. Quell’influenza e l’attaccamento alle origini sono il nucleo fondante anche del loro ultimo disco.

Intrise di Napoli e di Sud sono anche le collaborazioni all’interno del disco. Ospiti dei due fratelli sono Geolier, Livio Cori, Peppe Soaks e Daniel Cosmic. Featuring selezionatissimi che si sono aggiunti a un team fatto tutto ‘da ragazzi’.

“Si viaggia per conoscere nuove realtà – hanno dichiarato I Desideri – ma noi vogliamo fortemente rimanere in Campania perché amiamo stare tra la nostra gente, camminare per le strade, sentire le persone parlare. Amiamo la nostra terra”.