Coronavirus: via al rimpatrio degli italiani dalla Cina


Coronavirus, domani il volo per il rimpatrio degli italiani da Wuhan. Riunita anche oggi la task-force del Ministero della Salute

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L’Unità di crisi della Farnesina, in stretto coordinamento con il ministero della Difesa, il ministero della Sanità e l’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”, sta organizzando un volo operato dal Comando operativo di vertice interforze, per rimpatriare i cittadini italiani bloccati a Wuhan, la città cinese maggiormente coinvolta dal nuovo coronavirus. Il velivolo – si riferisce in una nota della Farnesina – previsto in partenza dall’Italia domani una volta acquisite le necessarie autorizzazioni da parte cinese, raggiungerà direttamente l’aeroporto di Wuhan con a bordo personale medico specializzato, infermieri e adeguato equipaggiamento sanitario per garantire un trasporto sicuro. All’arrivo in Italia i connazionali seguiranno un protocollo sanitario definito dal ministero della Salute.

“Siamo pronti a sostenere gli Stati membri e garantire una risposta forte e coordinata dell’Ue allo sviluppo della situazione del coronavirus, all’esterno e all’interno dell’Unione”, ha fatto sapere Stella Kyriakides, commissario per la Salute e la sicurezza alimentare. In un comunicato si riferisce inoltre che l’Ue cofinanzierà i costi di trasporto dell’aeromobile. Il primo aereo è partito questa mattina dalla Francia, mentre il secondo partirà più tardi nella settimana.

ATTIVATO MECCANISMO UE PER RIMPATRI DA WUHAN

“Due velivoli saranno mobilitati attraverso il nostro meccanismo di protezione civile per rimpatriare i cittadini dell’Ue dalla zona di Wuhan in Europa. Il nostro Centro di coordinamento della risposta alle emergenze è in costante contatto con gli Stati membri, le delegazioni dell’Ue nella regione e l’ambasciata cinese a Bruxelles. Se necessario, è possibile mobilitare ulteriore sostegno”. Queste le parole di Janez Lenarcic, commissario per la Gestione delle crisi, riportate sul comunicato stampa della Commissione Ue. Il meccanismo di protezione civile dell’Ue, quindi, è stato attivato in seguito a una richiesta di assistenza da parte della Francia per fornire sostegno consolare ai cittadini dell’Ue a Wuhan, in Cina.

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CORONAVIRUS: ITALIA IN LINEA CON OMS

Si è riunita anche questa mattina la task-force coronavirus 2019-nCoV del Ministero della salute. Sono state prese in esame le linee guida sul virus diffuse, nella serata di ieri, dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) constatando che le misure messe in atto nei giorni scorsi dall’Italia erano pienamente rispondenti a quanto indicato dall’Oms.

L’Istituto Superiore di Sanità ha riferito di un imminente incontro nella sua sede tra esperti dell’Istituto, virologi, società scientifiche e tutti i professionisti coinvolti per valutare l’evoluzione scientifica del coronavirus 2019-nCoV e le linee guida Oms.

UNICEF INVIA AIUTI IN CINA

Oggi un carico di maschere respiratorie e tute protettive per gli operatori sanitari è atterrato a Shanghai, in Cina, per supportare la risposta della Cina alla nuova epidemia di Coronavirus (2019-nCoV).

Gli aiuti, che pesano 6 tonnellate metriche, sono stati inviati dalla Supply Division dell’UNICEF a Copenhagen (il centro logistico internazionale degli aiuti) e saranno spediti a Wuhan. L’UNICEF invierà altri aiuti nei prossimi giorni e settimane.

“Questo coronavirus si sta diffondendo a una velocità incredibile ed è importante impiegare tutte le risorse necessarie per fermarlo”, ha dichiarato il Direttore Generale dell’UNICEF Henrietta Fore. “Forse non sappiamo abbastanza sull’impatto del virus sui bambini o su quanti di loro potrebbero esserne colpiti – ma sappiamo che un attento monitoraggio e la prevenzione sono fondamentali. Il tempo non è dalla nostra parte”.

Finora sono state contagiate quasi 6.000 persone e il numero è in rapido aumento. La maggior parte dei casi si trova in Cina e ci sono state segnalazioni di contagi tra i bambini.

L’UNICEF è in stretto contatto con le autorità cinesi, tra cui il Ministero del Commercio e la Commissione Nazionale della Sanità, l’OMS e altre agenzie delle Nazioni Unite per monitorare gli sviluppi e le esigenze man mano che la situazione si evolve.

L’UNICEF sta inoltre lavorando con l’OMS e i partner per una risposta multisettoriale coordinata in Cina e in altri paesi colpiti.

I coronavirus si trasmettono attraverso il contatto diretto, per esempio tramite tosse e starnuti e il contatto con superfici contaminate dal virus. I sintomi includono febbre, tosse, mancanza di respiro e difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.

Per evitare il rischio di trasmissione, le persone dovrebbero:

  • lavarsi le mani frequentemente con salviette con alcol o con acqua e sapone;
  • coprirsi la bocca e il naso quando si tossisce o si starnutisce;
  • evitare il contatto ravvicinato con chiunque abbia la febbre e la tosse;
  • chiedere da subito assistenza medica in caso di febbre, tosse e difficoltà respiratorie e segnalare eventuali viaggi precedenti al proprio operatore sanitario;
  • evitare il contatto diretto e non protetto con animali vivi e con superfici a contatto con gli animali.