A Prato i Sacchi di Sabbia debuttano con una commedia di Dario Fo


Al teatro Metastasio va in scena “Chi ruba un piede è fortunato in amore”, commedia degli equivoci scritta da Fo e riletta dalla compagnia tosco-napoletana I Sacchi di Sabbia

I Sacchi di Sabbia in "Chi ruba un piede..." al Metastasio di Prato (ph Luca Del Pia)
I Sacchi di Sabbia in “Chi ruba un piede…” al Metastasio di Prato (ph Luca Del Pia)

Da mercoledì 15 a domenica 19 gennaio al Teatro Metastasio debutta in prima assoluta “Chi ruba un piede è fortunato in amore”, una delle più vivaci e meno conosciute commedie di Dario Fo portata in scena da Giulia Gallo e Giovanni Guerrieri della pluripremiata compagnia tosco-napoletana I Sacchi di Sabbia, una nuova produzione del Teatro Metastasio di Prato realizzata in collaborazione con I Sacchi di Sabbia e Armunia residenze artistiche che vede in scena Massimo Grigò, Alessia Innocenti, Annibale Pavone, Tommaso Massimo Rotella e Tommaso Taddei (feriali 20.45, sabato 19.30, domenica 16.30).

È un Dario Fo scanzonato, erede del circo e dell’avanspettacolo, ancora lontano dalla politica, quello che emerge da questa commedia scritta ormai quasi sessant’anni or sono, in cui i personaggi sembrano scolpiti dai tempi comici, più che dalla trama e dove la ‘trovata’ governa la struttura, come nella migliore tradizione della Commedia dell’Arte.

È una commedia degli equivoci folle, circense, a volte scollacciata, corrosiva della morale comune, con travestimenti, equivoci e scambi di persona. Un testo dove, più che altrove, la comicità di Dario Fo assume una peculiare forma di crudeltà, di comicità beffarda.

Partendo da un fatto di cronaca dell’epoca, la trama rocambolesca e ricca di colpi di scena racconta di un piede di statua romana che viene ritrovato in un cantiere edile e di due improbabili archeologi che vendono ai dirigenti dell’impresa il loro silenzio in cambio di una mazzetta. Dietro la solita truffa all’italiana si celano però le premesse di una storia in bilico tra l’amore e la mitologia, con intrighi e scappatelle intrecciati al mito di Apollo e Dafne (così si chiamano infatti i due protagonisti), il piede della statua e con esso un marito truffato, il socio di lui nonché amante di lei, un chirurgo estetico, un poliziotto e chi più ne ha più ne metta.

Intorno allo spettacolo, giovedì 16 gennaio alle ore 19.30 nel ridotto del Metastasio è previsto l’incontro SENZA RISCHIO, una introduzione/approfondimento su questo particolare allestimento condotto dal critico Gabriele Rizza e aperto al pubblico (su prenotazione a cometa@metastasio.it o 0574/27683, dal lunedì al venerdì in orario 9.30/13.00).

Inoltre, per la replica di domenica 19 gennaio sarà possibile prenotare il SERVIZIO BABYSITTING per bambini dai 5 ai 10 anni, attivo gratuitamente per i possessori di biglietto o abbonamento per lo spettacolo (prenotazione obbligatoria entro venerdì 17 gennaio a cometa@metastasio.it o 0574/27683 (dal lunedì al venerdì in orario 9.30/13.00).