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Meningite: in Toscana 122 casi negli ultimi 4 anni

Gruppo di Lavoro Cnr per promuovere la Gender Equality: lavorerà alla predisposizione del Piano di uguaglianza di genere.

Nel 2019 in Toscana 13 i casi di meningite, sono 122 dal 2015. L’ultimo è quello di un 13enne ricoverato al Meyer la sera di Natale

Con il caso del bambino di 13 anni ricoverato al Meyer di Firenze per meningite B (ricoverato nel giorno di Natale), nel 2019 sono in tutto 13 i casi che si sono verificati in Toscana: 5 del ceppo C, 6 del B, 2 del W. Complessivamente, si spiega in una nota della Regione Toscana riportata dall’Agenzia di stampa Dire (www.dire.it), dal 2015 ad oggi i casi sono stati 122, dei ceppi C, B, W, X, Y, causando la morte di 21 persone (l’ultima, la donna di 64 anni deceduta a Prato il 23 ottobre scorso per meningite C).

In Toscana, ricorda l’ente, la vaccinazione contro il meningococco di tipo B è stata introdotta gratuitamente a partire dai nati del 2014. Quella contro il meningococco C è gratuita e garantita fino al compimento dei 20 anni.

Il 13enne, si spiega dall’Asl Toscana centro, era vaccinato per il meningococco di tipo C, non per il B. Le sue condizioni “sono stazionarie: in un primo momento i medici si erano riservati la prognosi che è stata sciolta oggi. Il giovane il 19 dicembre è stato in Marocco con la famiglia “partendo da Pisa con volo Ryanair alle 12. Ha soggiornato al Riad Les Nuits de Marrakech” e sempre il 19 “ha cenato con i familiari al ristorante Le Marrakchi a Marrakech. Durante il soggiorno ha partecipato ad un’escursione, organizzata dall’hotel, con noleggio di un’auto van” e “la presenza di una guida turistica. All’igiene pubblica, che ha condotto l’indagine epidemiologica ancora in corso, è stato riferito che all’escursione erano presenti solo i familiari, la guida e l’autista”.

Il 23 dicembre “il paziente è rientrato con i familiari in Italia con volo Ryanair delle 10.55 diretto a Pisa. Entrambi i voli hanno avuto una durata inferiore alle otto ore”. I familiari “sono già stati sottoposti a profilassi”, mentre per “i passeggeri dei due voli il caso è già stato inserito nelle specifiche piattaforme web e i sanitari stanno già raggiungendo gli altri contatti stretti da profilassare”.

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