Dl Scuola, Toccafondi: assunzioni e concorsi, si inverte rotta


Decreto scuola, Gabriele Toccafondi capogruppo di Italia Viva in commissione cultura alla Camera: “Assunzioni e concorsi selettivi, siamo soddisfatti”

Decreto scuola, Gabriele Toccafondi capogruppo di Italia Viva in commissione cultura alla Camera: "Assunzioni e concorsi selettivi, siamo soddisfatti"

“Italia Viva è molto soddisfatta del lavoro svolto: 48.000 assunzioni, concorsi selettivi e un lavoro in commissione che ha superato alcune evidenti criticità del Decreto. Sulla scuola si inverte la rotta”. Lo dichiara Gabriele Toccafondi capogruppo di Italia Viva in commissione cultura alla Camera, a proposito del decreto sulla scuola.

“La legge che voteremo la prossima settimana in Aula – spiega Toccafondi – conserva tutti i miglioramenti rispetto allo schema approvato dal precedente governo e, per fortuna, mai trasformato in norma. In particolare, non siamo più in presenza di una sanatoria ma di percorsi selettivi finalizzati alla immissione in ruolo e alla abilitazione dei docenti e in commissione abbiamo ulteriormente migliorato l’impianto. Due nostri emendamenti hanno, infatti, consentito anche ai docenti dei percorsi di IeFP, nonché a quelli con servizio sia nelle statali che nelle paritarie di conseguire l’abilitazione e ai docenti di religione precari, di fare un concorso per l’immissione in ruolo dopo ben 15 anni dallo svolgimento dell’ultimo concorso. Tra le principali criticità superate in Commissione voglio ricordare: 1) l’allargamento della platea del concorso straordinario a chi sta conseguendo la specializzazione sul sostegno, a chi ha in corso il terzo anno di supplenza e – solo ai fini abilitanti – ai docenti già di ruolo, con particolare attenzione a quelli di infanzia e primaria che una volta abilitati potranno accedere alla mobilità professionale; 2) la possibilità di assumere tutti i dirigenti tecnici (i cosiddetti ispettori) della pianta organica, che al momento vede 146 posti vacanti, rendendo molto problematica la valutazione dei dirigenti scolastici, ma soprattutto il supporto tecnico alle scuole autonome e alla amministrazione; 3) la possibilità per le scuole dell’infanzia paritarie (incluse quelle comunali) di utilizzare docenti delle graduatorie comunali degli educatori dei servizi educativi per l’infanzia; 4) una prima soluzione per i ricercatori precari, perché possano  essere assunti negli enti di ricerca, ma con una modalità che non comprometta i bilanci degli enti e il reclutamento futuro”.

“Auspico che l’Aula possa correggere alcune incomprensibili disparità di trattamento per i docenti delle scuole paritarie e presenteremo dunque emendamenti per permettere la loro partecipazione anche alla procedura concorsuale per il ruolo e non solo a quella abilitante, nonché per consentire anche ai docenti assunti a tempo indeterminato quanto al momento è consentito solo a quelli a tempo determinato”, conclude.