Dieta chetogenica: meglio evitare il fai da te


Dieta chetogenica solo sotto controllo medico per ridurre i potenziali effetti collaterali della limitazione di consumo di pasta, riso, pane e affini

Dieta chetogenica solo sotto controllo medico per ridurre i potenziali effetti collaterali della limitazione di consumo di pasta, riso, pane e affini

La dieta chetogenica per dimagrire è caratterizzate da un basso contenuto di carboidrati. Questi regimi alimentari tornano periodicamente alla ribalta in quanto soddisfano la necessità di perdere peso in breve tempo. Limitare drasticamente il consumo di pasta, riso, pane e affini è utile? E con quali precauzioni? Ci rispondono i diebetologi dell’Ospedale Niguarda.

Dieta chetogenica: poche calorie e carboidrati

Le diete chetogeniche sono ipocaloriche con un apporto energetico generalmente inferiore a 800 chilocalorie al giorno e caratterizzate da un apporto di carboidrati giornalieri in genere inferiore a 50 grammi. La dieta chetogenica non è sempre consigliata soprattutto per il rischio di effetti collaterali associati all’induzione di chetosi, condizione in cui la produzione di energia avviene a partire dai grassi anziché dagli zuccheri.

Quando può essere utile

Esistono diversi studi per contro che suggeriscono come la rapida perdita di peso indotta da questa dieta (spesso soprannominata dieta lampo) possa essere uno strumento terapeutico per le persone affette da malattie metaboliche associate ad insulino-resistenza quali obesità, diabete mellito di tipo 2, sindrome dell’ovaio policistico e steatosi epatica non alcolica (cosiddetto “fegato grasso”).

Diete chetogeniche: solo sotto il controllo medico

E’ indispensabile garantire uno stretto monitoraggio clinico al fine di ridurre i potenziali effetti collaterali. Le dieta chetogeniche, infatti, possono essere considerate a tutti gli effetti delle terapie metaboliche. E come tali devono essere gestite da personale esperto in grado di selezionare in modo corretto i pazienti e le patologie che possono giovarsi di tali terapie. Tra queste, oltre a quelle già citate, vanno menzionate anche l’ipertensione arteriosa,  le dislipidemie, la sindrome metabolica, le osteopatie o le artropatie severe.