Governo, colloquio a sorpresa Conte-Mattarella


Governo, Conte sale al Colle per un colloquio a sorpresa con Mattarella. Ieri la riunione del presidente del Consiglio incaricato con esponenti del Pd e del M5s

Crisi di Governo: Conte si dimette, Mattarella avvia le consultazioni. Il calendario prevede due giornate di incontri al Quirinale oggi e domani

La nascita del Governo giallorosso Pd-M5s è travagliata. Così tanto da spingere il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, a recarsi in mattinata al Quirinale per un colloquio con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

E’ di ieri l’ultimo vertice a Palazzo Chigi tra gli esponenti dei due partiti, alle prese con la formazione di un nuovo Esecutivo. Per il Pd Andrea Orlando e Dario Franceschini, per il M5s i capigruppo Stefano Patuanelli e Francesco D’Uva, presente, ovviamente, il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte.

Le difficoltà per il governo giallorosso

Ieri l’incontro a Palazzo Chigi tra gli esponenti del Pd Andrea Orlando e Dario Franceschini, i capigruppo M5S Stefano Patuanelli e Francesco D’Uva ed il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte.

Nel corso dell’incontro, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi, si è delineato un percorso di lavoro per consentire al presidente incaricato di elaborare un programma condiviso da entrambe le forze politiche sulla base delle prime linee programmatiche che gli sono pervenute.

Le dichiarazioni di Di Maio

Luigi Di Maio fa infuriare il Pd. Nella conferenza stampa dopo l’incontro con il premier Conte, infatti, il leader pentastellato ha dato un ultimatum ai dem: “O convergono sul nostro programma o si vota”.

Immediata la reazione dei dem, affidata ad un tweet del vicesegretario Andrea Orlando: “Incomprensibile la conferenza stampa di Luigi Di Maio. Ha cambiato idea? Lo dica con chiarezza. Dire o si accetta il nostro programma o voto è prima di tutto una delegittimazione del presidente incaricato a cui compete adesso stilare il programma“.

“I democratici- scrive invece graziano Delrio- sono impegnati a sostenere lealmente lo sforzo del presidente Conte. Questo sforzo da solo ha già fatto recuperare fiducia nell’Italia. Gli ultimatum di Di Maio al presidente incaricato sono davvero inaccettabili”.

Attacca anche Matteo Orfini, che non digerisce le parole sul decreto sicurezza: “Secondo Luigi Di Maio non bisogna rivedere la ratio dei decreti Sicurezza. Secondo me vanno abrogati. Voglio sperare sia anche la linea del Pd. Sono certo che ne parleremo”.

“Oggi abbiamo incontrato il presidente incaricato e durante l’incontro il segretario Zingaretti ha illustrato gli aspetti per noi più importanti per un futuro e duraturo programma di governo, e su quello ci dobbiamo concentrare. Il fatto che Di Maio successivamente abbia fatto la conferenza stampa che ha fatto è oggettivamente incomprensibile: sembra il gioco dell’oca, si torna indietro a prima dell’inizio dei nostri confronti”. Lo ha detto la vicesegretaria del Pd, Paola De Micheli, parlando al Tg2.

“Temo che Di Maio non abbia letto i documenti che abbiamo scritto insieme ai caopigruppo del M5S- ha sottolineato De Micheli- Di fronte a questa incomprensione di Di Maio di quanto sia avanzato questo lavoro sulle linee del programma ci chiediamo se prima o poi emergerà la verità, cioè che il problema è tutto interno ai Cinque Stelle”.

Secondo la vicesegretaria dem, è possibile che Di Maio stia cercando di alzare la posta per fare il vicepremier? “In questa fase non ci credo alla tattica, si deve parlare dei problemi degli italiani. Il governo si può fare e Conte terrà conto di tutte le posizioni, i tempi della tattica mi sembrano abbondantemente esauriti qualche giorno fa. Per questo è incomprensibile dire oggi ‘o si fa così o non si fa il governo’”, ha concluso De Micheli.

“Luigi Di Maio ancora una volta ha ribadito che per il Movimento 5 Stelle i temi sono al centro di qualsiasi azione politica. Non comprendiamo lo stupore di alcuni. Per noi conta il programma, contano le soluzioni ai problemi degli italiani, non le poltrone. E ci auguriamo che sia così per tutti”. Così il M5S in una nota.