Reddito di cittadinanza, INPS: oltre 1,4 milioni di domande


Le domande per il reddito di cittadinanza presentate al 15 luglio sono 1.401.225, di cui 895.220 accolte: lo fa sapere l’INPS

Le domande per il reddito di cittadinanza presentate al 15 luglio sono 1.401.225, di cui 895.220 accolte: lo fa sapere l'INPS

Sono 1.401.225 le domande di Reddito di Cittadinanza presentate al 15 luglio 2019. Secondo quanto comunica l’INPS sono in tutto 895.220 le domande accolte. Nel mese di giugno e nella prima metà di luglio 2019 sono state presentate in tutto 137.084 domande, 99.678 quelle relative al solo mese di giugno (di cui 57.998 accolte).

Le ultime novità

Con la legge 28 marzo 2019, n. 26, è stato convertito in legge, con modificazioni, il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, che istituisce il Reddito di Cittadinanza (RdC) e la Pensione di Cittadinanza (PdC).

La circolare INPS 5 luglio 2019, n. 100 illustra le modifiche introdotte dalla legge di conversione e integra le indicazioni sui requisiti già fornite con la circolare INPS 20 marzo 2019, n. 43.

Le principali modifiche riguardano i requisiti di accesso al beneficio e, in particolare, quelli reddituali e patrimoniali, l’attestazione dei requisiti per i cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea, la mancata sottoposizione a misure cautelari e la mancanza di condanne definitive. Viene meno, inoltre, l’esclusione dal Reddito di Cittadinanza dei nuclei familiari che abbiano tra i componenti persone disoccupate per dimissioni volontarie, limitando l’esclusione al solo componente disoccupato.

UNC: raggiunto il 49% dei poveri

“Solo il 49,13% delle famiglie povere assolute, pari a 1 milione e 822 mila, ha avuto il reddito di cittadinanza, ossia meno della metà di chi ne avrebbe diritto e bisogno, considerato che non ha la possibilità di acquisire un paniere di beni e servizi che è considerato essenziale per uno standard di vita minimamente accettabile” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Senza contare che l’importo medio non è sufficiente nemmeno per superare la soglia di povertà. Ecco perché il Governo, invece di cantare vittoria come se avesse risolto il problema della povertà in Italia, promettendo ulteriori riduzioni di tasse, farebbe bene, nella prossima legge di Bilancio, ad ampliare la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza, rivedendo i criteri di assegnazione, sempre se considera ancora la lotta alla povertà una priorità di questo Paese” conclude Dona.

Per il Codacons è un flop

Il reddito di cittadinanza è, almeno stando ai numeri, un “flop”. Lo afferma il Codacons, commentando i dati diffusi oggi dall’Inps.

“Al momento sono state presentate solo 1,4 milioni di domande, e i beneficiari la cui richiesta è stata accolta sono meno di 900mila – spiega il Codacons –. Numeri lontanissimi dalle previsioni del Governo, secondo cui gli italiani destinatari del reddito di cittadinanza sarebbero stati 2,7 milioni”.

“In pratica, stando ai numeri dell’Inps, al momento solo 1 cittadino su 3 avente diritto al reddito  beneficerà realmente della misura. Ciò attesta come il sussidio sia un flop e non abbia fatto breccia tra gli italiani, nemmeno tra coloro che hanno i requisiti per richiederlo” aggiunge il Codacons.

“Farebbe bene il Governo e studiare con maggiore attenzione le misure economiche a sostegno delle famiglie, utilizzando le risorse per evitare l’incremento dell’Iva del 2020, sciagura che danneggerebbe una platea enorme di italiani con effetti depressivi sui consumi, sul commercio, sull’occupazione e sull’economia nazionale” dichiara il presidente Carlo Rienzi.