Disintossicarsi dai social e dai cellulari, ecco come fare in 24 ore


Controlliamo il cellulare in media 15 volte all’ora, 235 al giorno. A novembre arriva Digital Detox Day, la prima giornata per disintossicarsi dai social e promuovere un uso consapevole della rete

Digital detox
Digital detox, disintossicarsi da social e telefonini

Ventiquattr’ore per disintossicarsi dai social e promuovere l’utilizzo consapevole  della rete, specialmente tra i più giovani: è Digital Detox Day, la prima giornata toscana, in programma il prossimo 5 novembre, per sensibilizzare ragazzi e famiglie sulle nuove dipendenze digitali, ideata da Fondazione Arezzo Wave Italia con il contributo di Regione Toscana e Ente Cassa di Risparmio di Firenze e la collaborazione di Corecom Toscana. L’iniziativa è stata svelata oggi in occasione della prima proiezione di Reality, il documentario realizzato durante la vacanza premio che cinque influencer e studentesse delle superiori toscane si sono aggiudicate  vincendo Digital Detox, la sfida su Instagram dedicata ai giovani studenti dai 16 anni in su, dopo l’anteprima di ieri alla 48a edizione del Giffoni Film Festival. A novembre, partirà anche l’edizione 2020 del contest.

Controlliamo il nostro cellulare 235 volte al giorno, una media di 15 volte all’ora, una sorta di bulimia – dichiara Mauro Valenti, presidente della Fondazione Arezzo Wave Italia – . Per il contest, ho tratto ispirazione dai camp ground off grid della Silicon Valley per adulti stressati da social. Tra le mission della nostra fondazione, infatti, sono fondamentali le attività di sostegno e arricchimento culturale dei giovani. Dal documentario emerge che avere obiettivi concreti e condividerli offline, rendono più attive e reali le ore della giornata e riducono il bisogno di stare isolati sui social. A fine serata, nella riflessione quotidiana, le ragazze rimanevano perfino sorprese nello scoprire che il telefonino mancava loro meno di quanto si sarebbero aspettate”.

Il concorso e il documentario sono solo i primi passi di un percorso condiviso tra la Fondazione con Regione Toscana, Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Corecom Toscana che proseguirà, appunto, con il primo Digital Detox Day, che lancerà anche l’edizione 2020 del contest: dal cyberbullismo all’hate speech sono infatti sempre più numerosi i fenomeni di odio online con cui quotidianamente gli studenti si confrontano nel corso della loro esistenza digitale. Digital Detox pone le basi per un dialogo proficuo tra ragazzi ed istituzioni, utilizzando proprio gli strumenti e i linguaggi dei più giovani.

Valentina Cenni, Iris Mattesini, Virginia Pratesi, Marzia Rossi e Maya Valenti sono le cinque vincitrici del concorso Digital Detox, la battaglia pacifica a colpi di “selfie” e di “stories” su Instagram, per sensibilizzare i giovani sulla dipendenza dal digitale, che si è svolta nei mesi di maggio e giugno. Per partecipare i ragazzi di almeno sedici anni con un profilo Instagram si sono registrati sul sito di Arezzo Wave. Tra le centinaia di iscritti, la giuria di qualità ha selezionato i profili con i contenuti più in linea con il contest e con il numero più alto di followers. I giovani ammessi alla seconda fase si sono poi cimentati con la realizzazione di un video di 30’’ sui temi di Digital Detox. Tra questi, le cinque migliori hanno vinto una vacanza di tre giorni in barca a vela all’Argentario, uno degli scenari più spettacolari della Toscana, completamente “off grid”, vale a dire senza connessione, e sono diventate le giovani ambasciatrici toscane del primo progetto regionale “from network to reality”.

Un vero e proprio viaggio nel “non digitale” riassunto nei venti minuti di documentario con la regia di Elia Mansueto e montato dalle giovani studentesse Ilaria Liserre, Sofia Martina e Greta Mattioli. A bordo della barca con le ragazze, lo skipper Roberto Descontus, ha tenuto dei piccoli corsi sulla vita in mare, dall’uso delle cabine condivise alla realizzazione dei nodi, mentre il mediatore e coordinatore David Carboni si è occupato del supporto psicologico, raccogliendo emozioni e sensazioni delle giovani.

“I telefoni ci rubano tanti momenti con i nostri amici e la nostra famiglia – dice Virginia Pratesi, tra le vincitrici del concorso – preferiamo ormai messaggiare e telefonarci piuttosto che uscire e vederci. Ne vale davvero la pena?” Un‘esperienza positiva, sottolinea Marzia Rossi: “In questi tre giorni ho scoperto di avere molte più possibilità di relazionarmi con gli altri, di scoprire cose che non conoscevo e di cui non mi ero resa conto”.

Tante le iniziative promosse da Fondazione Arezzo Wave Italia, oltre allo storico contest musicale Arezzo Wave, rivolto alle band di tutta Italia. Nel 2019 si è tenuto anche il concorso I Will!, organizzato con il contributo di Regione Toscana – Giovanisì in accordo con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale e con la collaborazione di Cesvot, che ha premiato con 3000 euro  lo spot inedito della durata di 30 secondi, realizzato da under 35, dedicato al volontariato, alla solidarietà e all’altruismo.