Libero accesso cani in spiaggia: esplode il caso Fiumicino


Il Tar sospende l’ordinanza del comune di Fiumicino che consente l’ingresso libero dei cani in spiaggia

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“La questione dell’Ordinanza Balneare 2019 del Comune di Fiumicino, rispetto all’ingresso libero dei cani in spiaggia, per la quale è arrivata la sospensiva del Tar del Lazio, è un fatto di una gravità inaudita. Aprire le spiagge ai cani rappresenta una scelta coraggiosa di civiltà contro l’abbandono dei quattro zampe”.

Così in una nota Rinaldo Sidoli, presidente di Alleanza Popolare Ecologista (Ape). “Siamo basiti – spiega – dalla motivazione con la quale il Tar ha sospeso l’ordinanza n. 33 del 18.04.2019. L’articolo 2.17 non esprime nessun obbligo verso i concessionari, ma introduce la ‘facoltà’ di ‘individuare aree debitamente attrezzate per l’accoglienza di animali domestici’. Fido ormai è un membro a tutti gli effetti della famiglia ed escluderlo è un atto di crudeltà che va contro le politiche sui diritti degli animali. Vietare l’accesso dei cani nelle spiagge rappresenta un diretto incentivo all’abbandono”.

“Ricordiamo che un animale, specialmente se abituato a vivere in casa, in caso di abbandono viene esposto a gravi sofferenze che possono arrivare fino alla morte”.

Conclude Sidoli in merito all’accesso libero dei cani in spiaggia: “Auspichiamo che tale impugnativa venga rivista nella discussione di merito del ricorso fissato in data 25 marzo 2020. La Magistratura amministrativa deve estendere la libera presenza dei cani anche nelle aree di balneazione private visto che oramai il 60% della popolazione italiana convive con animali d’affezione e ha il diritto di portarli con sé in vacanza”.

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Adriano Tortora per conto della Federbalneari di Fiumicino.

Come si legge in uno stralcio della decisione, infatti, “la normativa non stabilisce un obbligo per i concessionari di consentire l’accesso degli animali nelle proprie strutture essendo l’accoglienza degli animali configurata, tanto nel regolamento regionale quanto nelle previsioni del piano di utilizzazione degli arenili (Pua), in termini di facoltà”. Per questo i giudici hanno accolto le istanze dei ricorrenti, mentre per le spiagge libere  devono “possedere spazi idonei all’accoglienza degli animali”.