Su Facebook violato silenzio elettorale: presentata denuncia


Codacons denuncia violazioni del silenzio elettorale su Facebook e altri social: presentata una denuncia all’Agcom e alla Polizia Postale

Codacons denuncia violazioni del silenzio elettorale su Facebook e altri social: presentata una denuncia all'Agcom e alla Polizia Postale

Nonostante la legge imponga in queste ore il silenzio elettorale, partiti e politici di ogni schieramento si sono scatenati su web e social network lanciando messaggi agli elettori, in piena violazione della normativa vigente.

Lo afferma il Codacons, che presenta una denuncia ad Agcom e Polizia Postale lanciando inoltre un appello affinché siano oscurati gli account degli esponenti politici e dei partiti che in queste ore fanno campagna elettorale sui social network per le elezioni europee e la tornata amministrativa.

L’art. 9 delle Legge 212 del 1956 stabilisce che “Nel giorno precedente ed in quelli stabiliti per, le elezioni sono vietati i comizi e le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, nonché la nuova affissione di stampati, giornali murali od altri o manifesti di propaganda o l’applicazione di striscioni, drappi o impianti luminosi”.

Norma integrata dal decreto legge 807 del 1984 che allarga il divieto di diffondere propaganda elettorale anche alle emittenti radiotelevisive private, e dai richiami dell’Agcom secondo cui “Sarebbe auspicabile che anche sulle piattaforme in questi due giorni fosse evitata, da parte dei soggetti politici, ogni forma di propaganda, per evitare di influenzare con pressioni indebite l’elettorato ancora indeciso”.

“Nonostante ciò, soggetti politici di ogni schieramento hanno pubblicato in queste ore messaggi elettorali sui propri profili Facebook, Twitter e Instagram, violando in modo palese le disposizioni vigenti sul silenzio elettorale – denuncia il presidente Carlo Rienzi –. Per tale motivo il Codacons ha deciso di presentare un esposto all’Agcom e alla Polizia Postale, affinché sia aperta una istruttoria nei confronti dei trasgressori, e chiede di intervenire da subito oscurando gli account di quegli esponenti politici che hanno lanciato messaggi agli elettori in barba ai divieti”.