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Dopo il gelo la finta Primavera: colture in tilt

Coldiretti: la finta Primavera può rendere particolarmente vulnerabili le coltivazioni all’eventuale prossimo arrivo del gelo con danni incalcolabili

Nella prima decade di Marzo temperatura minima superiore di 2,9 gradi rispetto alla media del periodo

Coldiretti: la finta Primavera può rendere particolarmente vulnerabili le coltivazioni all’eventuale prossimo arrivo del gelo con danni incalcolabili

Da gelo e neve a clima tipico della Primavera in appena 24 ore. Il caldo anomalo sulla Penisola con temperature massime di 2,8 gradi superiori alla media sta mandando in tilt le coltivazioni che si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa con l’inizio del rigonfiamento delle gemme nelle piante da frutto e lo spuntare di fiori spontanei come le viole nei prati.

E’ quanto rileva la Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla seconda decade di febbraio. “Il rischio che la finta Primavera – spiega la Coldiretti – inganni le coltivazioni favorendo un “risveglio” che le rende particolarmente vulnerabili all’eventuale prossimo arrivo del gelo con danni incalcolabili”.

Una situazione che – continua la Coldiretti – aggrava il già pesante bilancio delle perdite che si sono verificate dall’inizio dell’anno a causa delle raffiche di vento, delle gelate e dei nubifragi con alluvioni, allagamenti e frane. Siamo di fronte ancora una volta – conclude la Coldiretti – ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati con il moltiplicarsi di eventi estremi sulla nostra Penisola, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense che il terreno non riesce ad assorbire.

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