Fatturazione telefonica a 28 giorni: bloccati i rimborsi


Il Consiglio di Stato blocca i rimborsi per le illegittime fatturazioni del telefono a 28 giorni: gli utenti avrebbero dovuto riceverli entro fine anno

Il Consiglio di Stato blocca i rimborsi per le illegittime fatturazioni del telefono a 28 giorni: gli utenti avrebbero dovuto riceverli entro fine anno

Dal Consiglio di Stato arriva un brutto regalo di Natale per gli utenti italiani. Lo afferma il Codacons in merito alla decisione della VI sezione di bloccare i rimborsi ai consumatori per le illegittime bollette a 28 giorni.

“Il Consiglio di Stato ha fatto un bel regalo agli operatori telefonici e un dono sgradito agli utenti, ma fortunatamente l’ultima parola spetta al Tar che dovrà depositare le motivazioni della sentenza con cui ha confermato il diritto dei consumatori al rimborso” spiega il Codacons.

“Non appare corretto affermare che i gestori telefonici avrebbero subìto un danno in caso di restituzione delle somme indebitamente percepite perché oggi, grazie ai sistemi informatici, eventuali bonus accreditati agli utenti sarebbero potuti tornare in automatico nelle disponibilità dei gestori nel caso – assai improbabile – di vittoria dinanzi la giustizia”.

Il Codacons continuerà in ogni caso a monitorare il comportamento degli operatori telefonici e attende dal Tar lo sblocco definitivo dei rimborsi che spettano agli utenti.

UNC: “Una vergogna nazionale”

Il Consiglio di Stato ha sospeso l’ordine dell’Agcom di rimborsare gli utenti per le bollette a 28 giorni.

“Una vergogna nazionale!” afferma Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, “Non c’è limite al peggio! Dopo il Tar ora ci si mette anche il Consiglio di Stato a sospendere un sacrosanto diritto dei consumatori: riavere quello che le compagnie telefoniche hanno indebitamente percepito violando le delibere dell’Authority”, prosegue Dona.

“Ancora una volta le compagnie senza alcun pudore si arrampicano sugli specchi cercando di rinviare i rimborsi dovuti agli utenti”, conclude il Presidente di UNC.

L’associazione ricorda che i giorni di rimborso che ciascun operatore doveva riconoscere in fattura ai propri utenti doveva riguardare il periodo compreso tra il 23 giugno 2017 e la data in cui è stata ripristinata la fatturazione su base mensile, ossia i primi giorni di aprile 2018.

Gli operatori dovevano posticipare la data di decorrenza della fattura per un numero di giorni pari a quelli illegittimamente erosi (eventualmente spalmati su più fatture).