L’Europa dice sì alla riforma del pedaggio autostradale


Il Parlamento europeo approva relazione sul pedaggio autostradale negli Stati membri che introduce il principio del “chi più inquina più paga”: la tariffazione per camion, furgoni e minibus deve essere basata sulla distanza anziché sul tempo

Il Parlamento europeo approva relazione sul pedaggio autostradale negli Stati membri che introduce il principio del "chi più inquina più paga": la tariffazione per camion, furgoni e minibus deve essere basata sulla distanza anziché sul tempo

Il Parlamento europeo ha approvato un progetto di direttiva che stabilisce che i Paesi dell’UE che impongono una tariffazione stradale basata sul tempo dovranno passare a quella basata sulla distanza.

Le nuove norme, se approvate in via definitiva, si applicheranno ai camion e agli autobus a partire dal 2023 e ai furgoni a partire dal 2027.

La relazione è stata approvata con 398 voti favorevoli, 179 contrari e 32 astensioni. Il Parlamento avvierà i negoziati con il Consiglio non appena i ministri dell’UE avranno stabilito la propria posizione.

La legislazione mira a contribuire al conseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 dell’UE nel settore dei trasporti e a rendere più equi i diritti di utenza stradale.

Queste norme regolerebbero gli oneri che gli Stati membri dell’UE già impongono o stanno per introdurre sulle strade della rete stradale transeuropea dei trasporti.

Verso il principio ‘chi più inquina più paga’

Per garantire che i veicoli siano tassati in funzione dell’uso effettivo della strada e dell’inquinamento da essi generato, il pedaggio autostradale imposto dagli Stati membri basato sulla distanza dovrà essere introdotto dal 2023 per i veicoli pesanti e i furgoni destinati al trasporto di merci di maggiori dimensioni (oltre 2,4 tonnellate) e dal 2027 per veicoli commerciali leggeri, ossia furgoni e minibus.

Per incoraggiare un maggiore uso di veicoli a basse o zero emissioni, i Paesi dell’UE dovrebbero inoltre fissare tariffe stradali diverse in base alla quantità di CO2 emessa e alla categoria del veicolo.

A partire dal 2021, se uno Stato membro applica un pedaggio per l’uso della strada ai veicoli pesanti e ai grandi furgoni per il trasporto merci, l’ammontare dello stesso dovrebbe prendere in considerazione anche gli “oneri per i costi esterni” – cioè per l’inquinamento atmosferico o acustico dovuto al traffico. A partire dal 2026, se un pedaggio per i costi esterni viene applicato a un qualsiasi tratto di strada, questo dovrebbe essere applicato anche alle altre categorie di veicoli.

Trattamento equo per tutti gli autotrasportatori e i conducenti di altri Paesi UE

Per eliminare le esenzioni consentite dalle norme attuali, il pedaggio stradale negli Stati membri dovrebbe applicarsi a tutti i veicoli pesanti e ai grandi furgoni merci, sempre più utilizzati per le operazioni di trasporto merci, a partire dal 2020. Le norme attuali consentono di esentare i veicoli di peso inferiore a 12 tonnellate e autobus e pullman.

Le nuove norme consentirebbero ai paesi di fissare sconti, ad esempio per gli utenti abituali di veicoli leggeri in zone non densamente popolate e nelle periferie delle città.

Per garantire che gli utenti occasionali e i conducenti di altri Paesi UE siano trattati equamente, il progetto di legislazione stabilisce anche dei limiti di prezzo per i bolli a breve termine che possono essere imposti ai conducenti di automobili. Infine, i deputati hanno convenuto che dovrebbero essere disponibili anche bolli per periodi brevi, come un giorno o una settimana.