Napoli: tabaccai ancora in trincea per vendita biglietti


Il tavolo di confronto tra gli operatori, convocato dal Presidente della commissione infrastrutture del comune di Napoli, si è chiuso con una fumata nera. I tabaccai continuano la protesta e si astengono dalla vendita dei biglietti dei mezzi pubblici

Il tavolo di confronto tra gli operatori, convocato dal Presidente della commissione infrastrutture del comune di Napoli, si è chiuso con una fumata nera. I tabaccai continuano la protesta e si astengono dalla vendita dei biglietti dei mezzi pubbliciIl tavolo di confronto tra gli operatori, convocato dal Presidente della commissione infrastrutture del comune di Napoli, si è chiuso con una fumata nera. I tabaccai continuano la protesta e si astengono dalla vendita dei biglietti dei mezzi pubblici

Prosegue la battaglia dei tabaccai napoletani che, in seguito alla diminuzione dell’aggio decisa unilateralmente da Giraservice, potrebbero decidere di non vendere più i titoli di viaggio del trasporto pubblico partenopeo.

“Anche il secondo tavolo, convocato dal Presidente della commissione infrastrutture Gaetano Simeone, si è chiuso con una fumata nera – dice il Presidente Provinciale della Federazione Italiana Tabaccai, Francesco Marigliano –. Né era possibile altrimenti, considerata l’indisponibilità di Giraservice al dialogo”.

“Ringraziamo il Presidente Simeone e l’Assessore Panini per la grande disponibilità e la sensibilità dimostrate – continua Marigliano – ma solo il riconoscimento del giusto compenso per il servizio svolto può far retrocedere la categoria dalla protesta”.

“A fronte di un compenso ridicolo e con l’obbligo di pagare in anticipo i biglietti del trasporto pubblico i conti sono presto fatti: vendere i biglietti del trasporto pubblico non è assolutamente conveniente, soprattutto – spiega il presidente FIT di Napoli – per quelle tabaccherie che, situate all’interno delle stazioni, pagano affitti altissimi”. “Stando così le cose – conclude Francesco Marigliano – o l’aggio per la vendita dei biglietti dei mezzi pubblici torna al 3,5% o noi tabaccai non retrocediamo. La nostra protesta continua”.