La Regione Calabria continua a sottovalutare l’agricoltura


Coldiretti chiede alla Regione di recuperare il tempo perso, pena la compromissione e la non realizzazione degli investimenti e la competitività dell’agroalimentare, chiamando ad un confronto l’ABI Calabria

La Regione Calabria riapre ai mosti corretti in cantina

“Il momento storico è decisivo per gli investimenti produttivi. Adesso, o mai più è il caso di dire, occorre intensificare e migliorare il rapporto con le banche per portare a termine gli investimenti del PSR in agricoltura, servono a poco solo i decreti di cofinanziamento della Regione senza adeguate, affidabili e coerenti politiche di accesso al credito, in particolare in Calabria dove in questo momento il problema non è la domanda, ma l’offerta di credito”.

Spacca il silenzio Coldiretti contro la politica regionale che continua a sonnecchiare su un settore che dovrebbe essere il volano dell’economia. “Il punto da cui partire è ‘l’impatto che la crisi globale ha prodotto sulla già difficile e strutturale situazione sociale ed economica. I gravi squilibri di ordine strutturale, in assenza di mirati interventi che portano sul mercato del lavoro i più giovani, per Coldiretti, sono destinati ad acuirsi a causa della sovrapposizione con un’altra fenomeno strutturale: le difficoltà di accesso al credito e l’indebitamento delle aziende agricole a causa dei troppi e ripetuti danni che agricoltura e agroalimentare hanno subito per calamità naturali ed epizoozie peraltro non adeguatamente indennizzate. A questo si aggiungono la poca remunerazione sul mercato in particolare in alcune filiere come l’ortofrutta e la zootecnia.

“Un effetto valanga sul sistema – sottolinea Molinaro presidente di Coldiretti Calabria –  al quale si è unito purtroppo per molte aziende, lo stress finanziario relativo alle difficoltà amministrative nell’applicazione della L.R. 10/2004 (Interventi a sostegno degli agricoltori calabresi) che di fatto, come un boomerang, ha scaricato ulteriori risultati negativi sulle aziende agricole e incrinato i rapporti con gli Istituti di Credito compromettendo le valutazioni sul merito creditizio”. Coldiretti chiede alla Regione di recuperare il tempo perso, pena la compromissione e la non realizzazione degli investimenti e la competitività del nostro agroalimentare, chiamando ad un confronto l’ABI Calabria, L’obiettivo dichiarato  e il mandato per Coldiretti è chiaro: attivare nuovo credito utilizzando anche gli strumenti previsti dalla L.R. 30/2012 e i 10milioni di euro programmati con il PSR 2014-2020 nonché l’esigenza di facilitare e sostenere la ristrutturazione finanziaria delle aziende agricole.   mettendo contestualmente la parola fine alla tragicomica situazione dei mutui contratti dagli agricoltori, con la L.R. 10/2004, irrisolti dal 2015 con evidente difficoltà per gli agricoltori e delle Banche”.