Caos treni: arrivano i rimborsi di Trenitalia


Il Gruppo FS Italiane si scusa con i viaggiatori che hanno subito forti ritardi venerdì e sabato. Rimborsi integrali per viaggiatori del FR9540 e per treni AV Trenitalia arrivati con oltre 180’ di ritardo

Il Gruppo FS Italiane si scusa con i viaggiatori che hanno subito forti ritardi venerdì e sabato. Rimborsi integrali per viaggiatori del FR9540 e per treni AV Trenitalia arrivati con oltre 180’ di ritardo

Venerdì e sabato il traffico ferroviario ha subìto significativi ritardi e notevoli disagi. Le società operative del Gruppo FS Italiane, RFI e Trenitalia, che in una nota “porgono ai viaggiatori coinvolti le proprie scuse”, si sono da subito attivate per assistere i viaggiatori e per risolvere le anormalità in corso che, anche a causa del traffico ferroviario molto intenso, hanno determinato notevoli disagi.

In particolare, ieri mattina un guasto a Torino Porta Nuova alla linea elettrica di alimentazione dei treni (dalle 6 alle 7.30) ha provocato ritardi medi di 70 minuti, con punte fino a 120 minuti, per 8 treni alta velocità e 15 regionali e la cancellazione di 4 treni regionali.

Nelle prime ore della mattinata di ieri sono state registrate anche ripercussioni sulla circolazione derivanti dal guasto di ieri tra Capena e Settebagni (linea Roma – Firenze) che hanno interessato, per Trenitalia, tre Frecce.

Inoltre, dalle 12 alle 15 si è verificato il guasto di un treno alta velocità di un’impresa ferroviaria non appartenente al Gruppo FS tra Anagni e Labico (linea Roma – Napoli), che ha provocato ritardi medi di 60 minuti per 24 convogli, con punte fino a 180 minuti.

 Sia per il guasto di ieri mattina a Torino Porta Nuova sia per quello di venerdì tra Capena e Settebagni sono in corso indagini per chiarire le cause. In casi come questi, la presenza di un treno fermo in linea comporta la riduzione della capacità complessiva dei binari e un inevitabile effetto coda, soprattutto in fasce orarie caratterizzate da frequenze elevate, come il venerdì pomeriggio.

Nel caso specifico del guasto tra Capena e Settebagni di venerdì 7 settembre, oltre 40 tecnici di Rete Ferroviaria Italiana sono intervenuti per ripristinare i cavi della linea elettrica coinvolti nel guasto (circa 150 metri). Per recuperare il treno fermo senza diminuire la capacità degli altri binari disponibili, RFI da subito ha disposto l’invio di un locomotore di soccorso. Siccome le attività di recupero si sono però prolungate, è stato poi inviato un ulteriore convoglio vuoto sul binario parallelo, su cui sono stati trasbordati i viaggiatori. Questa procedura ha determinato l’interruzione della circolazione per motivi di sicurezza anche su questo binario e, quindi, l’ulteriore diminuzione del numero di binari disponibili, con inevitabili ripercussioni sugli altri treni in circolazione e ritardi medi di 180 minuti.

“Tutte le operazioni sono state fatte seguendo sempre il principio della massima sicurezza, attraverso protocolli ben precisi che, in situazioni di anormalità così importanti, possono avere impatti molto forti sulla circolazione ferroviaria” spiega Trenitalia.

I rimborsi per i viaggiatori e il potenziamento dell’assistenza

I clienti di Trenitalia rimasti coinvolti nei ritardi sulla linea Direttissima Roma – Firenze il 7 settembre possono ottenere i rimborsi a loro dovuti già da oggi Trenitalia ha infatti immediatamente attivato le necessarie procedure e adottato alcune misure straordinarie rispetto alle norme in vigore.

Ai viaggiatori del FR 9540 rimasto fermo in linea sarà corrisposto il rimborso integrale del biglietto e un bonus di pari valore, da “spendere” entro un anno per prossimi viaggi.

Per tutti i viaggiatori degli altri treni AV giunti a destinazione con un ritardo superiore ai 180 minuti Trenitalia garantirà rimborsi integrali del biglietto pagato, misura anche questa non prevista dai regolamenti comunitari adottati da Trenitalia. I quali prevedono che, anche in questa circostanza, i passeggeri arrivati a destinazione con 60 minuti di ritardo abbiano diritto a un rimborso cash o a un bonus pari al 25% del biglietto pagato. Chi è giunto invece a destinazione con un ritardo pari o superiore ai 120 minuti avrà diritto ad un rimborso del 50% del titolo di viaggio, cash o attraverso un bonus.

Durante la criticità sono stati potenziati tutti i presidi di assistenza fino a tarda notte nelle principali stazioni: Torino, Milano, Brescia, Bolzano, Verona, Bologna, Firenze, Roma Termini e Tiburtina, Napoli e Salerno.

Trenitalia ha garantito a chi aveva perso la propria coincidenza proseguimento con bus e taxi oppure vitto e pernottamenti in hotel.

Il Codacons presenta un esposto in Procura

Il caos dei treni che venerdì e sabato ha colpito l’intero comparto ferroviario finisce all’attenzione della magistratura. Il Codacons depositerà infatti domani un esposto alla Procura della Repubblica di Roma chiedendo di aprire una indagine sui gravi disagi che hanno coinvolto negli ultimi due giorni migliaia di passeggeri a causa dei problemi registrati sulla rete.

“Chiediamo alla Procura di indagare alla luce della possibile fattispecie di interruzione di pubblico servizio – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Nell’esposto chiediamo inoltre di puntare l’attenzione sulla manutenzione relativa alla rete ferroviaria, per capire se ci siano state omissioni o negligenze, anche alla luce dei tanti problemi tecnici che frequentemente si registrano in Italia non solo nel trasporto locale ma anche sull’Alta Velocità”.

L’associazione inoltre pubblicherà domani sul proprio sito internet il modulo attraverso il quale tutti i passeggeri coinvolti nei disagi potranno chiedere a Trenitalia e Ntv il risarcimento dei danni subiti e il rimborso integrale del biglietto.

“E’ essenziale che le due società ferroviarie aprano un tavolo di confronto con le associazioni dei consumatori per giungere a indennizzi equi in favore delle vittime dei disagi ferroviari – prosegue Rienzi – In caso contrario saranno inevitabili le azioni legali in sede civile e penale per i gravi danni perpetrati agli utenti”.